L’aggressione brutale subita da Salvatore Sinagra, il 30enne favignanese massacrato di botte a Lanzarote, non ha alcun movente. A ridurlo in fin di vita è stato un 25enne del posto, sotto l'effetto della cocaina, che lo ha colpito senza alcuna ragione.
È questa la sconcertante verità emersa oggi, 3 febbraio, dopo la confessione dell’aggressore davanti agli inquirenti spagnoli.
L’avvocato della famiglia Sinagra: “Gesto folle di un balordo drogato”
"La cosa più grave è che non c'è un movente", ha dichiarato all’Adnkronos l’avvocato Donatella Buscaino, legale della famiglia Sinagra. "È stato il gesto di un balordo sotto effetto di cocaina, che ha deciso di aggredire Salvatore senza alcuna ragione. I due non si conoscevano".
Il 25enne arrestato, che ha precedenti per violenza domestica e oltraggio a pubblico ufficiale, è comparso davanti ai giudici per la convalida del fermo e ha ammesso l'aggressione, attribuendola al suo stato alterato per l’uso di droga.
La ricostruzione della violenza
L’aggressione è avvenuta all’esterno di un bar di Lanzarote, dove Salvatore si trovava con alcuni amici. Secondo quanto raccontato dai testimoni, il 25enne era entrato nel locale con un atteggiamento aggressivo, come se volesse provocare una lite.
Salvatore, che era un ragazzo dal cuore grande, ha cercato di calmarlo, dicendogli: "Perché sei così agitato? Dai, ti offro una cosa al bar".
Ma quando è uscito a fumare una sigaretta, il 25enne gli si è avvicinato all'improvviso e lo ha colpito violentemente, probabilmente con un pugno sferrato con un tirapugni o un oggetto contundente, riducendolo in fin di vita.
L’aggressore ha però negato di aver usato un’arma, sostenendo di averlo colpito con la mano aperta. Una versione poco credibile, considerata la gravità delle ferite riportate da Salvatore.
Le telecamere non hanno ripreso l'aggressione
Purtroppo, le telecamere di sicurezza della zona non hanno registrato il momento dell’attacco, lasciando spazio solo alle testimonianze oculari di chi ha assistito alla scena. "Ci sono tre testimoni chiave", ha spiegato l’avvocato, "uno in particolare ha visto tutto e ha riconosciuto l’aggressore".
Salvatore lotta tra la vita e la morte
Intanto, le condizioni di Salvatore Sinagra restano critiche. È intubato e in prognosi riservata all’ospedale universitario di Gran Canaria ‘Doctor Negrin’, a Las Palmas.
"I medici dicono che sta lottando con tutte le sue forze, le condizioni sono stazionarie ma molto critiche", ha riferito l’avvocato. Il padre Andrea e il fratello Vito sono volati in Spagna per stargli vicino. "Sono distrutti, non hanno neppure la forza di parlare. Stanno dietro la porta dell'ospedale sperando in un miracolo, sperando di ricevere una notizia positiva".
Questa mattina, papà Andrea ha pubblicato una foto sorridente di Salvatore sui social, accompagnata da una sola frase: "Forza vita mia". Una comunità intera, quella di Favignana e delle Egadi, si stringe attorno alla famiglia Sinagra, pregando affinché Salvatore possa vincere questa battaglia per la vita.