Ma più in generale, le classifiche segnalano una crisi di consensi di tutta la politica siciliana locale.
Passando alle Province, i primi siciliani che incontriamo sono Giovanni Francesco Antoci, presidente della Provincia di Ragusa, e il catanese Giuseppe Castiglione. Si trovano al 6° posto, insieme ai colleghi di Trento, Torino, Arezzo, Sondrio, Varese e Como.
Al 24° è posizionato l’aretuseo Nicola Bono, in compagnia di Marras (Grosseto) e Bernazzoli (Parma). 27°, invece, è Eugenio Benedetto D’Orsi, presidente della Provincia di Agrigento, a tu per tu con Patrizia Casagrande Esposito (Ancona). Al 29° posto, poi, troviamo il nisseno Giuseppe Federico, che ha perso il 6,5% rispetto alle ultime elezioni.
31° Mimmo Turano (Trapani), che ha subito un tracollo del 9,3%; 33° Nanni Ricevuto (- 19,4%). Al 44° il presidente della Provincia di Palermo Giovanni Avanti, il cui calo di consenso è consistente (- 17,3%).
Più giù in classifica, alla posizione 87, troviamo Giuseppe Monaco (Enna), ultimo dei presidenti delle province dell’isola.
Infine, passiamo ai sindaci. Il primo dell’isola che troviamo nella classifica è Paolo Garofalo (Enna). Ha perso lo 0,5% e occupa la 17esima posizione, in coabitazione col collega di Arezzo, Giuseppe Fanfani.
Al 22esimo scoviamo Emanuele Di Pasquale (Ragusa), al 36esimo Marco Zambuto (Agrigento).
Poi dobbiamo scendere fino al 73° posto per trovare altri due sindaci siciliani: Michele Campisi (Caltanissetta) e Roberto Visentin (Siracusa). L’uno registra un calo del 5,2% rispetto alle consultazioni elettorali che lo videro vincitore; l’altro del 6,6%.
99esimo Raffaele Stancanelli, sindaco di Catania. Ultimo (ovvero 101esimo), Diego Cammarata, primo cittadino di Palermo, che condivide la posizione con Rosa Russo Iervolino (Napoli) e Nicodemo Petteruti (Caserta). Ha perso il 13,5 %.