In occasione dell’80° anniversario della morte di Giovanni Palatucci, avvenuta nel campo di concentramento di Dachau il 10 febbraio 1945, la Questura di Trapani ha organizzato una cerimonia commemorativa per rendere omaggio a uno degli eroi meno conosciuti, ma più significativi, della storia italiana durante la Seconda Guerra Mondiale.
La cerimonia si è svolta ieri presso l’Aula Magna dell’Istituto di Istruzione Superiore "Francesco Ferrara" di Mazara del Vallo. All’evento hanno partecipato le massime autorità provinciali e cittadine, tra cui il Vescovo Mons. Angelo Giurdanella, il Prefetto Daniela Lupo, il Sindaco di Mazara del Vallo, dr. Salvatore Quinci, e numerosi studenti dell’Istituto.
Il Questore di Trapani, dr. Giuseppe Felice Peritore, ha presieduto la cerimonia, durante la quale è stato piantato un albero di ulivo e scoperta una lapide commemorativa in memoria di Giovanni Palatucci. L’ulivo, simbolo di pace e rinascita, è stato collocato nello spazio verde adiacente all’atrio di ingresso della scuola, mentre la lapide riporta una dedica al coraggio e all’umanità di Palatucci.
Chi era Giovanni Palatucci?
Giovanni Palatucci, funzionario di polizia e ultimo Questore della Fiume italiana, è ricordato per aver salvato migliaia di ebrei dalla deportazione e dalla morte certa durante l’occupazione nazi-fascista. Utilizzando la sua posizione, Palatucci riuscì a fornire documenti falsi e a organizzare fughe sicure per numerosi perseguitati, mettendo a rischio la propria vita. Arrestato dalla Gestapo nel 1944, fu deportato nel campo di concentramento di Dachau, dove morì il 10 febbraio 1945, poco prima della liberazione del campo.
Un tributo musicale e istituzionale
La cerimonia è stata arricchita dall’esecuzione di tre brani da parte dell’orchestra e coro “Satirorchestra” dell’Istituto Comprensivo Pirandello/Bonsignore di Mazara del Vallo, che ha contribuito a creare un momento di profonda riflessione e commozione. Durante i saluti istituzionali, le autorità presenti hanno sottolineato l’importanza di ricordare figure come Palatucci, il cui sacrificio rappresenta un monito contro l’odio e l’intolleranza.
La partecipazione dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato
All’evento ha preso parte anche l’Associazione Nazionale Polizia di Stato, rappresentata da membri delle sezioni di Trapani e Castelvetrano. La loro presenza ha sottolineato il legame tra la Polizia di Stato e la memoria di un uomo che, con il suo coraggio, ha onorato il ruolo delle forze dell’ordine al servizio della giustizia e dell’umanità.
Un messaggio per le nuove generazioni
La partecipazione degli studenti dell’Istituto "Francesco Ferrara" ha aggiunto un significato particolare alla cerimonia. Attraverso questa iniziativa, le nuove generazioni hanno avuto l’opportunità di conoscere la storia di un eroe che, in tempi bui, scelse di agire con coraggio e compassione. L’albero di ulivo e la lapide resteranno un simbolo tangibile della memoria di Palatucci, un invito a non dimenticare e a costruire un futuro basato sui valori della pace e del rispetto.