A rivelare la scelta è l'agenzia Dire che sul suo sito pubblica anche il logo che dovrebbe sostituire quello attuale. Un cerchio azzurro con fascia tricolore al centro non molto diverso dal vecchio ma con la grande scritta "Italia" in stampatello nel lato superiore e "Berlusconi presidente" in quello inferiore.
Come sottolinea la rivelazione della Dire, gli strateghi del premier con la scelta del nuovo nome contano di sfruttare anche l'effetto promozionale indiretto legato al fatto che quello appena aperto è l'anno delle celebrazioni dell'Unità d'Italia. Niente 'Popolari', quindi, come si era ventilato in un primo momento prima delle levata di scudi degli ex democristiani, ma, sottolinea ancora la Dire, "un nome ancora più asciutto e lontano dalla sigle partitiche di cui il Cavaliere si dice stanco da tempo". Tra i nomi scartati pare ci sia anche "Viva l'Italia", per via dell'acronimo poco attraente di Vli.
Stando a quanto riferisce l'agenzia, anche i sondaggisti promuovono l'idea di Berlusconi di trasformare il Pdl in "Italia". Il nuovo nome, che secondo fonti di partito sarebbe stato registrato dal Cavaliere lo scorso 15 dicembre (all'indomani della fiducia conquistata in Parlamento), dice ad esempio Renato Mannheimer "evoca
molti sentimenti in una buona parte dei cittadini".