per il cittadino meno informato sul lavoro svolto da questa Amministrazione. È evidente a tutti lo stato di abbandono delle periferie, la gestione fallimentare della raccolta differenziata dei rifiuti, la congestione del traffico urbano, la discutibile procedura adottata nell’assegnazione della gara degli scuolabus, la discutibile qualità dei lavori di riqualificazione di piazza Matteotti, solo per fare qualche esempio. Per non parlare, poi, delle promesse mancate in merito ad una tempestiva apertura del Palasport o al completamento del monumento ai Mille. Una politica giornaliera, spiccia, basata sull’annuncio quotidiano e sulle promesse non mantenibili perfettamente in linea con quelle della campagna elettorale in cui venne promesso persino il rifacimento dei prospetti delle case popolari (di proprietà IACP), la riapertura dei viali di porta nuova etc.
A questo si aggiunga una inesistente progettualità ed un ricorso eccessivo al debito per la realizzazione di opere non di assoluta ed evidente necessità. Inoltre assistiamo ad un’azione politica troppo debole in difesa del welfare e delle pari opportunità. A tutto questo, ed ai pericoli che le casse del Comune corrono per via dei minori trasferimenti previsti per il 2011(grazie ad una scellerata politica del centrodestra che ci governa a Roma), non si è risposto con l’oculatezza del “buon padre di famiglia” che deve contraddistinguere l’azione di ogni amministratore ma, piuttosto, si è continuato a disperdere a pioggia contributi tra i più fantasiosi ed inutili per la collettività.
Purtroppo a pagare le conseguenze di un’azione amministrativa che sino ad ora non è stata nè efficace nè efficiente saranno ancora una volta i cittadini con un aumento del costo dell’acqua, della nettezza urbana e di altre imposte. Ad allontanarsi da tutto questo e da una gestione autoreferenziale ed autocratica della cosa pubblica non è stata solo l’opposizione, sempre puntuale nel rappresentare l’incoerenza dell’azione di governo di questa Amministrazione, ma anche chi nella maggioranza aveva creduto che si potessero cambiare le sorti di una città cambiando il nome degli Assessori.
Oggi è evidente e sotto gli occhi di tutti che le coalizioni nate solo per “vincere” e non per “governare” sono destinate al fallimento e sarebbe bene che questo dato, ormai evidente a tutti i cittadini, venisse compreso dall’attuale Sindaco. Inoltre, visto che a prendere le distanze sono stati il suo vicesindaco Avv. Milazzo e l’ex assessore Anna Bandini che si è dimessa dalla giunta, il Sindaco, considerata anche la continua elemosina consiliare a cui è costretto per la mancanza di una maggioranza certa, sarebbe bene che considerasse l’opportunità di fare un dignitosissimo passo indietro per ridare alla città la possibilità di ritornare velocemente al voto.
Per la Segreteria Comunale del Partito Democratico
Annamaria Angileri
Il gruppo Consiliare del Partito Democratico di Marsala
Antonio Vinci, Agostino Licari