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17/01/2011 15:47:11

Continua il processo per l'ecoresort sull'Isola Lunga

relativo ad un'ipotesi di abusivismo edilizio, con «violazioni delle norme e dei vincoli sulla tutela paesaggistica della riserva naturale dello Stagnone», commesso sull'Isola Lunga nell'ambito dei lavori di ristrutturazione di alcuni vecchi immobili trasformati in Eco Resort dalla società «Antiche Saline» della famiglia D'Alì. A testimoniare è stata l'architetto Ignazia Pinzello, docente associato di Progettazione urbanistica alla Facoltà di Architettura di Palermo ed ex componente (dal 1982 al 1992) del Consiglio regionale per la protezione del patrimonio naturale. Rispondendo alle domande dell'avvocato difensore Paolo Paladino, ha detto di conoscere i proprietari della palazzina della zona Carco e di averli consigliati nella ristrutturazione dello stesso immobile. Nonché di avere visionato le carte del progetto che si prefiggeva di realizzare una foresteria per l'alloggio di non più di 10 persone interessate alla ricerca sull'Isola. A domanda, poi, dell'avvocato Giovanni Gaudino, legale di parte civile per l'associazione Ekoclub, se tra le carte c'erano le valutazioni d'impatto e di incidenza, la Pinzello ha fatto cenno di «no» con il capo, affermando, però, per lei erano «implicite» al progetto. Ma nel corso del processo è già emerso, come confermato dal consulente della Procura, l'architetto Giovanni Crosta, e dal naturalista Enzo Sciabica, queste valutazioni non figurano tra le carte presentate per l'approvazione del progetto. Oltre alla Pinzello, il Tribunale ha ascoltato anche ex «curatolo» delle saline dell'isola appartenenti ai D'Alì, Giovanni Sammartano, che ha dichiarato che la palazzina Carco è rimasta in stato d'abbandono per circa 35-40 anni. L'avvocato Giuseppe Galfano, difensore di Enza Canale, ex dirigente del Suap, ha chiamato a testimoniare l'architetto Antonino Alestra, che nel '99 firmò un'analoga autorizzazione per la ristrutturazione di un immobile nella riserva Saline di Trapani e Paceco. Il legale vuole di dimostrare che nell'autorizzazione rilasciata dalla Canale non c'era dolo, visto che esistono «casi analoghi». C'è, però, una piccola differenza. L'Isola Lunga è zona A della riserva dello Stagnone, mentre l'autorizzazione rilasciata da Alestra era per un immobile in zona B. E in questo secondo caso il regolamento è meno restrittivo.
Antonio Pizzo  - La Sicilia