rosse della città, sorto sulle ceneri di una vecchia pizzeria ("Furore"), proprio all'angolo della bella piazza di Digerbato. Il "Bocca di Rosa" da ristorantino "hot" tuttavia è gradualmente sceso di livello fino a diventare un night club molto provinciale, buono per qualche addio al nubilato, e frequentato da clienti abituali (tra i quali molti politici marsalesi...).
I carabinieri hanno provveduto al sequestro del locale e alla denuncia del suo gestore, P.F., classe 1961. L'accusa è quella di favoreggiamento alla prostituzione (non sfruttamento) e di lesioni personali (il che fa pensare che comunque alla base dell'operazione dei carabinieri ci sia una denuncia per qualche lite scoppiata all'interno del locale tra il gestore e qualcuna delle ragazze o qualcuno dei clienti...). Il locale sequestrato ha un valore di 100.000 euro.
Contemporaneamente è entrata in campo la squadra annona dei vigili urbani che ha provveduto ad emettere ulteriori provvedimenti amministrativi, tra i quali la sospensione dell'attività, dopo un accurato sopralluogo fatto ieri. A seguito dell'intervento dei vigili il locale dovrebbe avviarsi - salvo un'improvvisa messa in regola - alla sua definitiva chiusura.
Il locale "Bocca di rosa" è gestito dall'omonima associazione, nata nel 2009. Nel 2010 aveva chiesto la licenza per la somministrazione di bevande e alimenti, ma gli era stata negata dal Comune.