Alla domanda se l'idea di passare la mano ad energie più fresche si traduca nell'intenzione di non ricandidarsi, Lombardo ha risposto: "Ovviamente". Riguardo all'esperienza alla guida della Regione, il governatore ha sottolineato: "Speriamo che finisca bene, e che soprattutto avrò fatto delle cose utili per la mia terra".
Durante la due giorni tuderte Lombardo, ricordando che l'alleanza del Terzo Polo governa la Sicilia con il Pd, ha aperto all'ipotesi di un centrosinistra moderato, senza Sel e Idv, ma ha spiegato di non aver gradito il "5 e mezzo" meno dato nelle scorse settimane dal segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo alla sua Giunta.
"I voti lasciamoli a scuola, dove tra l'altro sono stati anche aboliti - ha sottolineato il governatore - io non sono abituato a darli agli altri e non credo che ci siano le condizioni per poterli dare a noi. Diciamo che facciamo l'impossibile per uscire da una condizione di crisi drammatica e piano piano stiamo venendo fuori dalla palude realizzando riforme un tempo inimmaginabili".