"L'Isola'' 5o mila euro di risarcimento danni per una "devastante lesione della reputazione, dell'immagine e dell'onorabilità". La denuncia viene dallo stesso Criscenti: "Abbiamo riportato quanto detto, pubblicamente, in un'aula di Tribunale e cioè che, alle Regionali del 2006, chiese i voti - in compagnia del fratello di Toto' Cuffaro - a Giuseppe Grigoli (il braccio destro economico - finanziario del boss Matteo Messina Denaro). Regina sostenne di non sapere chi fosse Grigoli, all'epoca ufficialmente non indagato. Se Regina pensa di metter paura, ha sbagliato strada. Cerchi, piuttosto, lui grande cattolico - nipote del defunto monsignor Vincenzo Regina di Alcamo - di assumere comportamenti piu' coerenti".
Criscenti non è il primo ad imbattersi in situazioni imbarazzanti di questo genere. Tempo fa il Sindaco di Trapani, Mimmo Fazio, ha querelato in sede civile, con la stessa richiesta di risarcimento danni, 50.000 euro, il giornalista de "La Sicilia" Rino Giacalone, perchè si è sentito danneggiato per un articolo di Giacalone sulla mancata cittadinanza onoraria del Comune di Trapani all'ex Prefetto Fulvio Sodano.
La querela di Regina nei confronti de "L'isola" era stata preannunciata in qualche modo da una nota stampa diffusa lo scorso Novembre dallo stesso Regina, tesa a chiarire le rivelazioni processuali di Giuseppe Grigoli, .imputato per associazione mafiosa a Marsala (ed oggi condannato): “Nei mesi estivi dell’anno corrente – scrive testualmente l’Assessore Regina – alcune fonti giornalistiche hanno riportato – talune in modo deontologicamente corretto, talaltre meno, altre ancora risponderanno in sede giudiziaria del loro operato – alcune notizie inerenti il sottoscritto. Queste notizie hanno allarmato alcuni esponenti del Consiglio Provinciale cui la presente nota è principalmente diretta. Secondo queste notizie – prosegue Francesco Regina – l’imprenditore Giuseppe Grigoli, sottoposto ad indagini per reati connessi al crimine mafioso, avrebbe dichiarato che in occasione della competizione elettorale del 2006 il sottoscritto si sarebbe recato dal predetto per chiedere dei voti in quella competizione elettorale. La circostanza è vera e – non avendo nulla da nascondere – è stata confermata più volte da chi scrive, che però ignorava all’epoca le frequentazioni eterodosse del Grigoli, che si presentava all’ignaro interlocutore quale normale imprenditore".
“Francesco Regina (di Alcamo, poi eletto deputato all’Ars) alle elezioni regionali del 2006 venne nel mio ufficio e mi chiese voti”. Questo disse in udienza Giuseppe Grigoli, imputato di associazione mafiosa, assieme al superlatitante Matteo Messina Denaro dinanzi ai giudici del tribunale di Marsala.
“Regina venne a trovarmi in compagnia di un fratello di Totò Cuffaro”, ha aggiunto Grigoli, che non ha saputo indicare il nome del congiunto dell’ex governatore. “Era un tipo chinotto (tarchiato ndr)”. Grigoli ha riferito al collegio giudicante di aver risposto a Regina e al fratello del presidente Cuffaro di essersi già “impegnato a sostenere la candidatura di Vincenzo Lo Re”. Parlando sempre di rapporti con esponenti politici l’imputato ha detto di aver incontrato una volta a Palermo il governatore Cuffaro e di aver ricevuto da questi la proposta “di inserire nel mio gruppo (commerciale, ndr) prodotti vinicoli della sua famiglia”.
L’ex deputato regionale Francesco Regina venne eletto nel 2006 all’Ars con la lista ‘Aquilone’ del governatore Cuffaro. Nel settembre del 2008, non rieletto, fu chiamato dall’assessore regionale Pippo Gianni a ricoprire l’incarico di capo della segretaria tecnica dell’assessorato regionale all’Industria. Sempre nel 2008 è stato nominato – incarico che ha mantenuto fino a fine 2010– assessore al Territorio della Provincia regionale di Trapani. A nominarlo fu il presidente Mimmo Turano, pure lui ex deputato regionale dell’Udc.