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23/04/2011 10:22:25

Dall'Antimafia al Tribunale del lavoro: il senatore Lumia (Pd) accusato di avere pagato in nero per ben 8 anni il proprio addetto stampa

Adesso, il senatore del Pd Giuseppe Lumia dovrà limitarsi a difendere se stesso, davanti al Tribunale del lavoro di Palermo, dall’accusa di avere calpestato lui per primo quei sacrosanti valori. A portarlo davanti al giudice è il suo storico addetto stampa, Davide Romano, giornalista e scrittore molto noto a Palermo – e non solo – che per circa 8 anni ne ha curato i rapporti con gli organi di informazione e la segreteria politica. Denuncia Romano che per 8 anni, dal dicembre 2001 al luglio 2009, il senatore lo avrebbe  fatto lavorare per 8, 12, 14 ore giornaliere, senza ferie né permessi, per appena 800 euro mensili. Per riparare alle differenze retributive, alla mancata corresponsione dell’indennità di mancato preavviso, del trattamento di fine rapporto e di ogni altro emolumento negati in passato, viene richiesta, nel ricorso redatto dall’avvocato Sonia Spallitta, la modica somma di 367.868 euro e 59 centesimi. Casi eclatanti di parlamentari condannati per aver sfruttato il lavoro in nero dei propri portaborse ce ne sono già tanti. Ci sono anche documenti ufficiali che attestano che quella di non rispettare le regole sia prassi diffusa presso il 60% circa dei parlamentari stessi, nonostante deputati e senatori dispongano rispettivamente di circa 4.100 e 4.600 euro mensili per il proprio staff. La prima udienza è stata fissata per il 29 marzo 2012.

“Dopo aver tentato di imbrattare l’onorevole Sonia Alfano, adesso il signor Davide Romano ci prova anche con me. Otterrà lo stesso risultato. Romano è un personaggio conosciuto nell’ambiente per il suo “stile” che non poteva non accoppiarsi con quello di Panorama. Un attacco privo di qualsiasi fondamento.
L’unico torto che ho avuto è di averlo ospitato nella mia segreteria, col solo risultato di essermi ritrovato a dover far fronte a notevoli spese d’ufficio delle quali dovrà darmi conto.
Non mi lascio intimidire dalle ripetute minacce di Cosa nostra figuriamoci da questo squallido tentativo di screditarmi. E’ chiaro che Romano e il periodico della famiglia Berlusconi hanno tutto l’interesse a colpire chi si batte per la legalità e per il cambiamento della Sicilia. Attendo paziente il giorno in cui il giudice del lavoro chiarirà tutto perché le prove a carico di Romano sono inoppugnabili”. Lo dichiara il senatore del Pd Giuseppe Lumia.