Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
03/05/2011 15:53:17

Si dimette a Castellammare l'assessore Di Benedetto

Quando era stato eletto, nel giugno del 2008, il sindaco Marzio Bresciani aveva nominato Daniela Di Benedetto nella sua giunta. La professoressa Di Benedetto ha motivato le sue dimissioni in una lettera inviata al sindaco e, per conoscenza, al presidente del consiglio comunale. Si riporta integralmente il testo della lettera.


 
“Carissimo Sindaco, è con grande tristezza che ti invio questa lettera per rassegnare le mie irrevocabili dimissioni dalla carica di assessore del Comune di Castellammare del Golfo. Quando mi hai chiamato a svolgere questo ruolo, ormai quasi tre anni fa, hai riacceso in me una passione per la polis che, dopo gli anni del liceo, purtroppo si era lentamente spenta. Perciò ho accettato la tua proposta con l'animo di chi, con modestia ed entusiasmo, desidera mettersi in gioco e non stare a guardare, di chi è disposto a sbracciarsi per risollevare un paese che aveva toccato il fondo e andava alla deriva. Del resto non avevo scuse per tirarmi indietro, il capitano alla guida di quest'avventura era un'ottima garanzia per mostrare che un modo diverso di fare politica esiste. In questi anni abbiamo condiviso tanto: la difficoltà di capire le logiche della burocrazia e quelle della politica, la rabbia e le sfuriate, l'onere di svolgere anche le mansioni più banali, la fatica di essere presenti sempre e ovunque, il desiderio di fuggire e la voglia di farcela, ma anche la gioia per i traguardi raggiunti a dispetto di tutti e la soddisfazione di avere rimesso in moto il nostro paese. La stima che giorno per giorno mi hai mostrato, insieme con il sostegno di molti cittadini, è stata un carburante eccezionale per trovare sempre nuove energie, anche quando queste sembravano esaurite, e mi ha spinto a lavorare senza sosta fino a qualche giorno fa. Non mi fanno paura né la fatica, né le critiche oneste e costruttive, e neppure gli attacchi strumentali e vigliacchi di qualcuno. Tuttavia ci sono dei momenti della vita in cui ci si accorge che qualcosa di importante sta sfuggendo, in cui eccessivamente proiettati sul fare si rischia di perdere di vista l'essere e il senso di quello che si fa. Ed io, anche per il sopraggiungere di problemi personali, che non mi permettono di espletare l'incarico con la stessa dedizione con cui l'ho svolto finora, in questo momento sento il bisogno urgente di riappropriarmi della mia vita, di mettere ordine e fissare delle priorità, per ritrovare una più soddisfacente serenità tra impegni di lavoro, affetti, salute, piccole e grandi gioie di ogni giorno.
Mi dimetto col rammarico di perdere la quotidianità di un rapporto privilegiato con una persona intelligente e determinata, generosa e sincera come te, lo faccio con qualche rimpianto per non poter vedere la realizzazione di alcuni progetti già avviati, lo faccio però senza rimorsi e con l'orgoglio di aver dato il mio, pur piccolo, contributo alla rinascita del mio paese, più forte e consapevole, pronta ad accogliere ciò che Dio mi riserverà. Non sembri però un abbandono questo, caro Sindaco, né tantomeno una resa, i miei cari Latini mi hanno insegnato che si può essere utili alla res publica in tanti modi, anche quando le circostanze ci tengono fuori da una partecipazione diretta alla sua gestione. Perciò stai tranquillo, in forme e modi che ancora non so, sarò comunque al tuo fianco perché tu sappia di non essere solo e possa sentire la voce dei moltissimi cittadini che ti stimano e sostengono, nonostante gli assurdi tentativi, cui abbiamo assistito in questi giorni, di colpirti e infangare la tua specchiata moralità. Con me porto tante esperienze, sia positive che negative: il piacere di avere visto molti nostri concittadini spendersi con noi per promuovere la crescita socio-culturale di Castellammare, come pure l'amarezza di non aver visto quasi mai, in questo campo, il coinvolgimento disinteressato dei consiglieri e di constatare il permanere di profonde divisioni, pregiudizi e ambizioni personali che impediscono al nostro paese di essere una vera comunità. Porto con me anche il legame affettuoso con i colleghi, il rapporto di stima e rispetto reciproci con alcuni consiglieri, il gradito ricordo di alcuni collaboratori che, a diverso titolo, hanno condiviso con me, giorno per giorno, ansie e problemi e mi hanno aiutato concretamente a superare gli ostacoli che si sono presentati. A queste persone, che si riconosceranno nelle mie parole, siano esse dirigenti o semplici impiegati, operai o tecnici, va il mio sentito grazie e ad alcuni in particolare l'augurio che possano ricevere il giusto riconoscimento del loro impegno. A te auguro di trovare persone capaci e leali con cui continuare l'avventura e raggiungere con successo la meta del tuo difficile viaggio. Se ci riuscirai sarà un bene per Castellammare e per tutti coloro che la amano veramente.
Con stima, affetto e gratitudine
 
Daniela Di Benedetto”.