«È l'ennesimo segnale di quanto siano socialmente pericolose le politiche del governo in materia di immigrazione. Solo pochi giorni fa, Berlusconi ha stabilito che la tendopoli di Kinisia sarà utilizzata come Centro di Identificazione ed Espulsione. In questo modo, questo posto sperduto nelle campagne diventerà un campo di internamento nel quale saranno segregati gli immigrati tunisini cui viene imputata l'unica colpa di essere arrivati in Italia dopo il 5 aprile. Un insulto alla dignità umana consumato in questa terra di conquista dove ogni mostruosità è consentita». E infine: «Mentre ci si accontenta di una riapertura parziale dell'aeroporto civile, non ci si accorge che in un fazzoletto di terra si mischiano insieme i fronti interni ed esterni della guerra all'umanità: Serraino Vulpitta, Kinisia, Milo, Birgi. Come a dire: Trapani città del sale, della vela e dei lager»