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27/05/2011 04:36:08

Si arroventa il clima politico a Salemi. L'opposizione chiede le dimissioni di Sgarbi

 Paradossalmente solo Sgarbi e Toscani, con opposte argomentazioni, sono  rimasti a ricordarci il suo ruolo ricoperto in questi tre anni. E’ il melanconico destino di chi, dopo essere salito troppo in alto, troppo precipitosamente cade? Tutti smemorati di Collegno? Compresi quelli che di benefici e di privilegi hanno goduto generosamente? E così accade che, dopo la pubblicazione dei provvedimenti giudiziari che riguardano l’ex “re di Salemi”, contenuti in un corposo rapporto di 388 pagine della Questura di Trapani, e che chiamano in causa assessori, consiglieri, dipendenti comunali e cittadini, le redazioni dei giornali vengono invase da commenti, smentite e precisazioni mentre non si trova nessuno che sia disponibile ad ammettere di avere avuto con lui rapporti politici o persino solo amichevoli. Come non ricordare la parabola evangelica del “prima che il gallo canti”? E’ noto che il capo della Divisione Anticrimine dott. Linares nel corso di una conferenza stampa ha parlato di  Giammarinarocome di una “prototipica espressione di quella "borghesia mafiosa" che ha rivoluzionato i contorni classici della figura del soggetto indiziato di contiguità mutualistica all'associazione mafiosa ‘Cosa nostra’ “, precisando che si è in presenza di un metodo “mafioso "sommerso" voluto dal latitante Matteo Messina Denaro». Mentre per il neo capo della squadra Mobile Giovanni Leuci si tratta di “ una mafia che non mette l'attak, ma di una controlla le imprese, le società, gli enti locali, dall'interno, è una mafia che crea benessere, posti di lavoro, raccoglie l'indispensabile consenso sociale”. A queste affermazioni però si è opposto Vittorio Sgarbi nel corso di conferenza stampa romana “Si vogliono far riemergere fantasmi di un passato che non corrispondono alla realtà attuale di Salemi. E’ una macchina del fango. Salemi con me “libera et immunis’. Giammarinaro mai alle mie giunte. Quella di Salemi è stata ed è una grande rivoluzione, contrastata, com’era prevedibile, più dalla facile retorica dell’Antimafia che dalla effettiva capacità di condizionamento di Giammarinaro, pari a zero”. La polemica sembrava destinata a fermarsi qui. Ma a riaccendere la miccia ci ha pensato invece il fotografo Oliviero Toscani dichiarando tre giorni fa al quotidiano la Repubblica "Ma quale rivoluzione, mi faccia il piacere. Cosa ha fatto in tre anni? Niente. Ha fatto parlare di Salemi? E che vuol dire? La verità è che Sgarbi parla, parla, parla, ma non conclude nulla. La città è succube di questo sistema mafioso.Con Salemi ho già perso tanti soldi, tanto tempo, ed è stato tutto inutile". A replicare questa volta ci hanno pensato il vicesindaco Favuzza e gli assessori  Grillo e Tortorici accusando il fotografo di essereoltre che “un ingrato” anche “un bugiardo senza pudore quando dice di avere lavorato gratis a Salemi. Ci sono delibere che provano come le cose cha ha fatto in città sono state finanziate con i soldi del bilancio comunale.Ma a un uomo dello spettacolo avido di nuove risorse, quale è Toscani, le casse del comune di Salemi, evidentemente, sembravano povere.”. Ma anche l’ex assessore Bivona ha voluto precisare di non avere mai fatto parte della compagine di Guiammarinaro”che ho conosciuto in occasione della campagna elettorale del giugno 2008 e non sono stata tra gli assessori designati dalle liste che a lui hanno fatto riferimento per le elezioni, l’ing. Pino Ilardi, il Sig. Lo Castro Vincenzo, l’ing. Salvatore Angelo, il dott. Nino Scalisi.” Infine, nell’ultima seduta consiliare del 23 maggio, l’assessore Antonina Grillo e il Vice Sindaco Antonella Favuzza, “hanno fatto rilevare come alcune ricostruzioni fatte dagli investigatori, sebbene in larga parte prospettate con l’utilizzo del condizionale, non corrispondono assolutamente alla realtà dei fatti”. Ed in particolare il riferimento ad un presunto tentativo di rimozione del’ingegnere Leone l’assessore Grillo ha ribadito che L’amministrazione non ha mai preso in considerazione alcuna ipotesi di rimozione del tecnico. L’ingegnere Leone è stato addirittura promosso a Capo Settore unico dei Lavori Pubblici, ovvero gli sono stati riconosciuti più ampi poteri gestionali”. Mentre il vice sindaco Favuzza ha precisato, tra l’altro, di avere telefonato a Giammarinaro“Su invito del sindaco per chiedergli di convincere i consiglieri che politicamente si riconoscevano nel suo gruppo politico di agevolare l’approvazione del progetto delle «Case a 1 euro», la cui attuazione gioverebbe alla città in termini di sviluppo economico e di opportunità occupazionali”. Per  le opposizioni non ci sono dubbi. La strada obbligata è quella delle dimissioni. Lo sostiene il capogruppo del Pd Domenico Venuti“Ribadiamo sostegno e piena solidarietà alle forze dell'ordine per gli squallidi tentativi di delegittimazione del loro operato subiti in questi giorni. Di fronte al quadro inquietante, soprattutto dal punto di vista politico, emerso dalle prime indagini, le dimissioni sono l'unica strada che eviti di trascinare nel fango la nostra Città, più di quanto non lo sia già.” Anche Rifondazione Comunista con un comunicato è ritornata a chiederle sottolineando che“da autentici garantisti aspettiamo l’esito dell’inchiesta giudiziaria, ma sul piano politico non abbiamo dubbi: rinnoviamo l’invito alle forze politiche a presentare un mozione di sfiducia al sindaco per inadempienza programmatica e inefficienza amministrativa e suggeriamo a Vittorio Sgarbi di prendere atto concretamente del flop politico presentando le dimissioni”.

                                                                                                                 Franco Lo Re