I vigili urbani alcamesi nel sottolineare lo stato di disagio elencano una serie di problematiche. Prima tra tutte la «la mancata applicazione della tassazione separata agli arretrati degli anni precedenti, relativi alle spettanze degli istituti del salario accessorio con danno economico patito per versamento di imposte in misura superiore a quanto dovuto». Inoltre il personale richiede di «incrementare l'orario di lavoro per l'espletamento dei servizi di viabilità ed ordine pubblico in modo continuativo e permanente durante l'intero anno solare, con relativo riconoscimento contrattuale del maggiore impegno lavorativo che si va ad assumere». Si lamenta ancora il «perdurare del mancato riconoscimento in termini economici, con conseguente danno per gli interessati, dello straordinario» e «l'inadeguatezza del numero di ore mensili di servizio di pronta reperibilità attribuite allo stesso personale» ed ancora il «mancato riconoscimento di un'indennità di rischio».
Si richiede infine «la progressione verticale per la copertura di due posti di specialista di vigilanza». Nella stessa nota, firmata dalla segretaria Maria Vella, si denuncia che «l'amministrazione non ha inteso compiere, fino ad oggi, un compiuto tentativo di trattativa negoziale»