Le operazioni sono state condotte, sotto sorveglianza della Capitaneria di Porto e dell’ARPA, mediante l’impiego del St. George, un mezzo navale di 45 metri equipaggiato delle necessarie attrezzature di trivellazione.
“Le attività di carotaggio hanno richiesto un grande impegno di mezzi e risorse – spiega l’Ing. Massimo Ombra, Amministratore della MYR – ed i campioni prelevati saranno analizzati da laboratori scientifici qualificati”.
I dati acquisiti serviranno per completare il progetto definitivo che prevederà, come richiesto dalla Conferenza di Servizi, oltre alla realizzazione di un porto turistico “hub” da 1.036 posti barca e dei relativi servizi a terra, anche le opere di messa in sicurezza del bacino portuale e quelle necessarie per il riposizionamento delle attività commerciali e pesca.
Iniziativa molto ambiziosa quella della MYR, che ha creato quindi grande attesa da parte degli operatori portuali e dei cittadini marsalesi, i quali non vedono l’ora di poter finalmente godere della riqualificazione dell’aera portuale (da troppo tempo ormai lasciata in completo stato di abbandono) e delle importanti opportunità di rilancio economico e sociale del territorio, che saranno certamente generate dalla presenza di uno dei porti turistici più grandi ed attraenti del mediterraneo.
“Stiamo operando con grande impegno ed in ottima sinergia e collaborazione con la Pubblica Amministrazione e con le parti sociali – dice l’Ing. Ombra – e se l’iter continuerà a procedere secondo previsioni riteniamo realistico che l’Accordo di Programma possa essere raggiunto entro l’inizio del 2012 e che le opere in progetto possano essere completate entro il 2014”.
Myr dunque ostenta sicurezza nonostante abbia presentato ricorso al Tar Palermo la Adriatica Advisor srl di Rimini, la ditta che aveva avanzato una proposta di realizzazione del nuovo porto di Marsala, poi scartata a favore di quella della Myr. La Conferenza di servizio, composta da una quindicina di enti competenti in materia, nell'ultima riunione di aprile aveva infatti accolto l'altro progetto concorrente. In atto comunque, e fino alla decisione del Tar, il procedimento avviato a seguito dell'aggiudicazione alla società Myr di Marsala non subirà interruzioni, come puntualizza il Comune che non si costituirà in giudizio. Il progetto del nuovo "Marina di Marsala" vedrà la creazione di circa 250 nuovi posti di lavoro diretti ed una crescita occupazionale dell'indotto di alcune migliaia di unità. L'accoglienza nautica supererà i mille posti barca, con possibilità di ormeggio per yacht fino a 60 metri e un complesso di strutture di servizio con standard qualitativi elevati.