La Russa ha detto che la missione militare in Libia è prossima alla chiusura e si va verso la totale riapertura al traffico civile dell'aeroporto. Addirittura, secondo D'Alì, l'Aeronautica Militare ha già autorizzato l'aumento dei voli giornalieri da 20 a 25. Un dato importante. E D'Alì ha aggiunto che però l'aumento dei voli non c'è stato ancora per responsabilità dell'Airgest: "La politica ha fatto la sua parte- ha detto D'Alì - mentre l'Airgest non ha ancora colto questa opportunità". La Russa e D'Alì hanno inoltre detto che i 10 milioni di euro concessi dal governo alla Provincia di Trapani come ristoro dei danni causati al nostro territorio dalla chiusura dell'aeroporto sono in pratica pronti e va solamente "concordato il loro utilizzo"
Ma su questa vicenda interviene proprio il Presidente dell'Airgest, Salvatore Ombra, per chiarire che da parte dell'Enac, l'Ente Nazionale dell'Aviazione Civile, non c'è stata alcuna comunicazione su un possibile immediato aumento dei voli, ma solo una disponibilità a verificare la reale fattibilità. "E' l'Enac che può autorizzare all'Airgest l'aumento dei voli a Birgi o il ritorno alla piena operatività, e da loro non abbiamo ricevuto alcuna disposizione in merito" dichiara Ombra. Quindi al Vincenzo Florio non è arrivata nessuna nota di apertura. "Ma quale aumento dei voli .... - dichiara Ombra - noi stiamo lottando con tutte le nostre forze per poter tornare a utilizzare pienamente anche il piazzale aeromobili del nostro aeroporto attualmente occupato da 4 mezzi militari che non consentono per ovvia capienza la sosta degli aeromobili privati. La notizia sarebbe sicuramente positiva, ma per ora non ci sono novità. Certo, ci auguriamo che da un momento all'altro giungano notizie positive.....".
Nell'occasione Ombra, che qualche giorno fa aveva lanciato un appello alle istituzioni competenti per evitare di abbandonare Birgi, ribadisce le sue quattro richieste: "L'abolizione dei vincoli di volo e il ritorno alla piena operatività dell'aeroporto, la restituzione del piazzale aeromobili, il trasferimento reale e concreto di questi famosi 10 milioni di euro promessi dal Governo e non ancora visti, e degli altri 2 milioni di euro promessi all'Airgest dalla Regione Siciliana e non ancora visti neanche quelli....".
"Tra l'altro - aggiunge Ombra - non si capisce che qui è in gioco il futuro dell'aeroporto e dell'economia turistica della Provincia di Trapani, perchè ormai la stagione estiva 2011 è compromessa, ma stiamo soprattutto perdendo l'opportunità di programmare in piena autonomia operativa la stagione estiva 2012. Ryanair, per dirla in altre parole, non può operare con la necessaria libertà e serenità".
Durante la visita a Trapani di La Russa, D'Alì ha anche dichiarato: “Possiamo considerare assolutamente rispettato il termine massimo del 30 settembre previsto dal Parlamento per la definitiva chiusura delle operazioni militari – ha commentato il senatore Antonio d’Alì –. Tutto cio che riguarda la riapertura al 100% del traffico civile può essere definito con decorrenza dal primo ottobre. Chiederemo, tuttavia, una apertura ancora maggiore, rispetto a quella già programmata, a partire dal 15 settembre in concomitanza di eventuali voli civili privati che potrebbero atterrare a Trapani in occasione delle regate veliche”.