E' questa la situazione che si ritrovano a vivere da tempo i pendolari della tratta ferrata Castelvetrano-Trapani e che giovedì mattina, ancora una volta, a Marsala, si sono trovati alle prese con disfunzioni varie. In particolare quasi 220 persone che viaggiavano sulla motrice 8627, che doveva arrivare a Trapani alle 7,50, sono state costrette a circa 40 minuti di ritardo. Sull'episodio interviene Gaspare Barraco, coordinatore del comitato dei pendolari della tratta in questione e dice: «I disagi per gli utenti delle ferrovie sono stati lamentati mesi e mesi fa e costantemente io sottolineo i miglioramenti che potrebbero essere apportati in zona.
I disservizi si protrarranno sicuramente fino a novembre a causa del fatto che i lavori che interessano la tratta Marsala-Trapani sino a Palermo sono stati interrotti. Inoltre, vi è anche una carenza di treni minuetto, ci sono solo due automotrici e c'è un unico binario.
«Questo vuol dire - aggiunge Barraco - che quando un treno ritarda crea problemi a tutti gli altri in coda, è un disagio a catena». Giovedì le proteste sono state notevoli, proprio perché i pendolari sono stanchi di vivere questi disagi più e più volte lamentati. Il periodo critico però sembra ormai sul finire perché, dopo le rassicurazioni avute dai vertici delle Ferrovie, tra meno di due mesi la situazione dovrebbe tornare alla normalità.