Gli aerei verranno trasferiti a Cagliari Elmas o Decimomannu, e con loro i piloti e gli addetti impiegati in questi lunghi mesi di guerra in Libia.
A Trapani sono di stanza 7 aeroplani-radar Awacs Boeing e-3d dell'ottavo squadrone Raf per la sorveglianza dall’alto, aerei-cisterna per il rifornimento in volo e 200 persone.
Il trasferimento comporterà, presto, la totale riapertura al traffico dell'aeroporto di Trapani.
Da notare che l'addio non sarà dei più tranquilli, anzi. Gli inglesi si sono pure arrabbiati. A Londra una fonte del Ministero britannico della guerra ha detto al giornalista David Leppard del Sunday Times: «Questo fatto dimostra che non ci possiamo mai fidare sul sostegno di un paese ospite per assicurarci una base».
La Provincia Regionale di Trapani, che è l’azionista di maggioranza della società di gestione dell’aeroporto di Birgi, fino a qualche giorno fa non era stata ancora informata sul trasloco del contingente inglese e di quello. canadese. L’accordo che in marzo aveva portato la chiusura della pista al traffico civile però già prevedeva la riapertura per il mese di ottobre, cioè in questo periodo.
Solo ieri l’ENAC infatti ha reso noto di avere raggiunto un accordo con i vertici dell’Aeronautica Militare che rende possibile il ritorno verso la piena operatività dello scalo trapanese. Viene garantita infatti la programmazione dei piani di volo per la stagione estiva 2012 (che andava assolutamente fatta entro ottobre) con la conferma di tutte le quaranta destinazioni in funzione lo scorso anno.
E’ possibile inoltre che già entro la fine del corrente mese l’Airgest possa avere nuovamente disponibili due dei quattro piazzali di sosta degli aeromobili che dall’inizio delle operazioni belliche con la Libia, cioè dallo scorso 21 marzo, sono in uso esclusivamente alle forze armate.
Il Presidente dell'Airgest Salvatore Ombra ha confermato inoltre l'arrivo del contributo di 2 milioni di Euro da parte della Regione: "Questa buona notizia arriva alla vigilia di un incontro che avrò il 17 ottobre a Dublino per la nuova programmazione per il 2012 e ci dà nuovo slancio, dopo le forti preoccupazioni delle scorse settimane per la programmazione della Summer 2012, che va ultimata entro la fine del mese. Confermo – aggiunge – la possibilità che entro fine mese due aeromobili militari presenti a Birgi verranno dislocati su altre destinazioni. Saranno, quindi, spostate da Trapani e le piazzole disponibili per i voli civili passeranno da 5 a 7».
Sulla vicenda il capogruppo U.D.C. all' Ars, l'On. Giulia Adamo, si è così espressa : "C'è grande soddisfazione da parte nostra per il risultato ottenuto. Avevo dato la mia parola al Presidente Ombra riguardo questo contributo e così è stato. La notizia della partenza di altri due grossi mezzi militari dai piazzali aeroportuali ci fa ben sperare per una risoluzione, in tempi brevi, delle problematiche che hanno afflitto negli ultimi mesi l'ereoporto di Trapani-Birgi".
L'On. Giulia Adamo conclude dicendo: "La crisi causata dal recente conflitto libico ha confermato, qualora ce ne fosse bisogno, che l'aeroporto Trapani-Birgi è un vettore vitale per l'intero indotto economico della provincia, è dunque compito nostro tutelarne le sorti per proteggere ed incrementare lo sviluppo economico del territorio".
Soddisfatto Livio Marrocco, capogruppo all’Ars di Fli, così come il presidente della Provincia, Mimmo Turano, che si dichiara da sempre fiducioso sul ripristino dei voli a Birgi e il ritorno alla normalità.
D'ALI'. “Come era logico prevedere assistiamo ad un florilegio di dichiarazioni per una vicenda i cui termini avevamo con ampio anticipo delineato e che si sono puntualmente avverati secondo le indicazioni date a suo tempo da me e dal Ministro La Russa. Purtroppo abbiamo dovuto constatare, soprattutto in queste ultime settimane, come lo sport principale di commentatori e politici locali sia stato solo quello di alimentare la polemica. A costoro sono solito replicare solo con i fatti. Sono contento per gli operatori turistici ai quali abbiamo cercato di infondere fiducia e certezza di prospettive. Spero che ora chi di dovere, sulla base di quanto è accaduto e che era facilmente pronosticabile, si adoperi per assicurare al nostro aeroporto quanto necessario e abbandoni ogni alibi e strumentale polemica”