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18/10/2011 04:49:51

Sanatoria delle coste, Ruggirello resta solo. Il disegno di legge all'Ars è su un binario morto

E adesso chi glielo dice al consigliere comunale di Marsala, Enzo Sturiano, che era riuscito nei giorni scorsi addirittura a fare stoppare le demolizioni in corso in città "perchè c'è un'ottima legge che sta facendo il suo corso"?

Anche perchè questa legge non vedrà mai la luce. E sospendere dei provvedimenti di demolizione in nome di una legge che vogliono davvero in pochi non è una cosa che può durare ancora molto.

Il  testo  si trova impantanato in commissione Bilancio all’Assemblea regionale siciliana, e lì probabilmente rimarrà almeno fino alla chiusura della sessione di bilancio.

Prima di Nicotra anche il capogruppo del Mpa all’Ars, Francesco Musotto, aveva ritirato la firma dal ddl presentato dal trapanese  Paolo Ruggirello (che secondo alcune indiscrezioni potrebbe lasciare l'Mpa per passare all'Api di Rutelli)  che dopo avere difeso il testo aveva ammesso di essere proprietario di una casa abusiva a Trapani, immobile che rientrava proprio nella tipologia prevista nel ddl che dava la possibilità di sanare case e ville costruite entro 150 metri dalla costa a patto che la richiesta fosse stata presentata entro il 1994.
Al Pdl che aveva avanzato il sospetto che si trattava di una legge ad personam per sanare la casa di Ispica della moglie del governatore, Lombardo aveva risposto: «Non ho neanche letto il testo». A scatenare le critiche era stato anche un emendamento inserito nel ddl da un deputato di Forza del Sud che estendeva la sanatoria alle case rurali. Contro il ddl si erano subito espressi diversi esponenti del Pd e il Terzo polo ha inserito il no alla sanatoria nel documento varato alla fine della riunione che Fini, Casini e Rutelli hanno avuto a Roma avanzando la richiesta di un governo politico in Sicilia, chiudendo la fase della giunta tecnica.
«È necessario che il documento ritorni in commissione per un ulteriore esame - dice il relatore dimissionario Nicotra - Lo spirito iniziale del disegno di legge era quello di operare nella direzione di un riordino della costa. L’Udc non è per una sanatoria della fascia costiera, così come è stata definita dalla stampa».
«Restiamo però convinti del fatto che non si può rimanere in uno stato di illegalità. - aggiunge - Lì dove eventuali strutture o edifici deturpano il paesaggio in modo evidente bisogna procedere con l’abbattimento. Altrimenti è opportuno lavorare per un riordino dell’area, anche attraverso l’istituzione di una agenzia regionale per la tutela e la valorizzazione delle coste». Ma c’è chi giura che presto il ddl potrebbe essere ripescato. I deputati con la casa abusiva, secondo le voci di Palazzo, sarebbero almeno una trentina.