Forse il turno infrasettimanale, forse il fondo campo primo nemico degli scarpini azzurri, forse le forzate scelte tecniche di Mister Nicola Sciacca o forse l'aver lasciato agli ospiti la maglia biancoazzurra come da protocollo hanno condizionato la partita di riferimento della quindicesima giornata. E' finita 1 a 1, pari giusto per quello che si è visto e soprattutto per quello che non si è visto, come il buon gioco che ci si aspettava da due formazioni di vertice. Il Marsala 1912 s
cende in campo con l'estremo difensore Di Masi, la linea difensiva formata dal ritrovato Trezza con Matinella, Impicciché e Genesio, Angelo Giacalone a cucire con il giovane reparto di mezzeria composto da Sorrentino, Genovese, Conti e Daidone a supporto dell'unica punta Palmiteri. Nell'Adrano versione 4-4-2 invece conquista subito una maglia da titolare il forte attaccante Tindaro Calabrese, ex Città di Messina.
Il Sig. Mancini dà l'inizio alla partita e per i primi trenta minuti è l'Adrano a fare gioco. Al 10' Calabrese devia fuori di testa un cros dalla destra. Passano pochi minuti e Pasca si ritrova da solo nell'area piccola a causa di un imperfetto fuorigioco azzurro ma tira su Di Masi. Al quarto d'ora Calabrese ci prova da fuori area e la palla sfiora il palo alla sinistra del guardiapali azzurro. Al 28° ancora Calabrese fa valere la sua stazza fisica e nasconde la palla a tre difensori e serve verso il centro area dove Pasca viene colto in controtempo. Finora un Marsala che soffre la pressione degli ospiti ma soprattutto fatica a costruire azioni degne di nota.
Le fasce sono sguarnite, Sorrentino e Daidone non vengono supportati da Trezza e Genesio che mantengono la posizione arretrata così Palmiteri può solo sperare in un buon lancio alto dalle retrovie. Il centrocampo azzurro riesce a fronteggiare con difficoltà gli esperti manovratori dell'Adrano e il pessimo fondo campo non aiuta a sviluppare il gioco di prima che Sciacca impone al grido di "gioca su ciò che vedi". Mister Orefice sostituisce Fichera e Arena con Strano e Montella. Al 34° l'azione più pericolosa dell'Adrano: Calabrese difende la palla dal suo marcatore e tira sul palo alla sinistra del battuto Di Masi. Finalmente la squadra di casa si fa vedere nell'area avversaria: al 38° Matinella indirizza il suo stacco di testa leggermente alto sopra la traversa sugli sviluppi di un corner ma è Conti, dai risaputi piedi buoni, a regalare l'unica vera emozione del primo tempo ai tifosi azzurri. La sua punizione battuta da circa 30 metri dalla porta di Linguaglossa aggira la barriera e chiama l'estremo difensore adranita ad un portentoso intervento di reni per deviare la palla in corner. Finisce qui la prima frazione di gioco.
Durante l'intervallo Nicola Sciacca carica i suoi e al rientro dagli spogliatoi la partita cambia. Adesso è il Marsala a mordere le caviglie dei giocatori dell'Adrano senza però riuscire ad impensierire Linguaglossa. Il baricentro azzurro si alza ma il gioco rimane compassato, le ali rimangono tarpate, i varchi vengono prontamente chiusi dai centrocampisti ospiti e gli inserimenti di Conti e Genovese non avvengono. Tratto di gara brutto, privo di emozioni interrotto da qualche innocuo calcio d'angolo. Il tecnico azzurro cerca di mischiare le carte in tavola e manda nella mischia il nuovo arrivato Michele Marino in sostituzione di un nervoso Genovese, Marco Fina (chiamato più volte dalla tribuna) al posto dell'infortunato Palmiteri che rischia un mese di stop per stiramento e Alessio Cusumano per uno spento Daidone. Al 33° è proprio Marino a sfruttare un paio di rimpalli favorevoli e si presenta da solo davanti a Linguaglossa ma non tira.
Occasione sprecata per il Marsala alla quale risponde un cinico Adrano. Scocca il 41° quando Trezza non riesce a spazzare l'area da un innocuo cross dalla destra e la palla rimane al centro dell'area dove il neo entrato Torcivia non manca il bersaglio e trafigge Di Masi. Un glacale silenzio si impossessa del Municipale che assiste alla festa dei giocatori in maglia biancoazzurra. Il Marsala accusa il colpo e dopo due minuti permette ad un energico Arcidiacono di avanzare palla al piede dalla linea di centrocampo fino al tiro che si infrange sul corpo di Di Masi, palla che raggiunge Torcivia al limite dell'area che batte a porta sguarnita ma un prezioso Conti respinge di testa sulla linea evitando la catastrofe.
Il Marsala non reagisce ma lo fa il giovane Marino che ci ha piacevolmente impressionato. Riesce al 44° a trovare il varco in area avversaria ma il suo diagonale esce alto. Tutto sembrava perduto fino a quando il Sig. Mancini non assegna, in pieno recupero, una punizione per il Marsala a circa 10 metri dal limite dell'area avversaria per un fallo su Conti. In quell'istante un solo nome è passato nella mente dei circa 2400 sconfortati spettatori: Marco Fina. E' proprio lui, rimasto in panca per buona parte della gara, ad incaricarsi del tiro. Attimi di suspance accompagnano la corsa del marsalese e guidano la palla nell'angolo alto alla destra dell'incolpevole Linguaglossa. Esplode il Nino Lombardo Angotta in un urlo liberatorio, dal campo alla tribuna alla gradinata alla sala stampa. Da notare come il turno infrasettimanale della sola Serie D abbia attirato al Municipale di Marsala parecchi osservatori e procuratori.
Finisce così una gara che ha deluso le aspettative, opponendo un buon Adrano ad un Marsala orfano di Vincenzino Di Miceli del quale Nicola Sciacca ne ha chiesto il sostituto alla Società. Lo stesso tecnico nella giornata di oggi renderà visita ai suoi ex colleghi del Trapani Calcio per sondare la possibilità di portare a Capo Boeo qualche giocatore che non trova il giusto spazio nell'undici di Boscaglia. Altro probabile arrivo potrebbe essere il difensore Marco Saluto, classe '93, dal Licata. Comunque sia, mancano solamente 14 punti alla quota salvezza con 19 gare a disposizione e il bicchiere si può vedere mezzo pieno. Domenica prossima la compagine azzurra solcherà lo stretto verso un Cittanova Interpiana che sta attraversando un drastico momento societario. Girolamo Mesiti, allenatore dei biancoverdi, ha così dichiarato alla fine della vittoriosa gara contro il Palazzolo di ieri: «È stata l’ultima partita di questa squadra o società. Da questo momento tutti i giocatori sono svincolati, la nostra situazione è diventata di non ritorno. In questa settimana neanche le docce abbiamo avuto disponibili, ci alleniamo su un campo di calcetto e non sempre, vi è un atto esecutivo di confisca giudiziaria». Si aspetta una facile trasferta per gli azzurri che stanno comunque regalando grandi gioie alla Marsala calcistica.
Peppe Caruso