Lo ha fatto, ricordando che già questa estate durante la conferenza di inizio stagione aveva lanciato questo grido d’allarme, alla presenza del Sindaco Carini. << Ci siamo fatti carico di spese quasi impossibili, abbiamo comunque consentito alla squadra l’iscrizione a questo campionato e i risultati dal punto di vista sportivo sono arrivati, e tutto questo nell’indifferenza totale della città >>. L’Avv. Giacalone ha detto che sono venute meno quelle promesse che l’amministrazione comunale aveva fatto e dice: << per la prima volta in cento anni di storia di questo club il Comune ci ha erogato un contributo pari a euro 0 >>.
Rispetto allo scorso anno, alla squadra sono mancati oltre ai contributi cittadini anche quelli della Provincia Regionale di Trapani, per un totale di 66mila euro, che per una società dilettantistica sono fondamentali. Per dare un’idea, Giacalone ha ricordato che la Folgore ha ricevuto 40 mila euro e che il Trapani ha trovato un sicuro supporto nella politica locale che ha sostenuto il progetto della squadra e ha consentito di andare avanti. << Senza questi contributi siamo costretti a ridimensionare progetti e programmazione. Sono dimissionario in pectore e lo sono anche i miei collaboratori, passiamo la mano a qualcuno che si faccia avanti anche da stasera stessa. Dal punto di vista morale noi ci sentiamo dimessi.
Continueremo con la gestione ordinaria della società e porteremo la squadra fino a fine campionato, ma il 6 maggio, 5 minuti dopo la fine della partita finirà tutto >>. Lo Sport Club Marsala 1912 è - nonostante la difficile situazione - una società sostanzialmente sana, che non ha debiti, ma non ha liquidità. Gli incassi sono molto bassi, attorno ai 1500 euro e di contro ci sono trasferte che arrivano a costare 5000 euro. A chi vorrà subentrarci – dice Giacalone – non chiederemo soldi, ma solo che continui l’impegno di portare avanti la squadra. Nel corso del suo intervento l’amministratore unico ha anche detto che non c’è interesse per lo sport in questa città, << in un momento di campagna elettorale sarebbe bene che chi fa sport dovrebbe valutare attentamente i programmi di questi candidati, per vedere cosa vogliono fare di questa fetta importante della società >>.
Oltre che dalla politica, Giacalone riscontra il totale disinteresse dell’imprenditoria locale: << siamo stati abbandonati, le forze economiche di questa città non sono interessate affatto, e l’altro pezzo di società del Marsala - il 50% che appartiene alla famiglia Gerardi - non ne vuole sapere più nulla. Francesco Gerardi mi ha detto che con il calcio ha chiuso >>. Al momento non c’è stato nessun interesse da parte di qualcuno, tutte le volte che abbiamo letto di imprenditori interessati si trattava solo di chiacchiericcio. Alla domanda sull’acquisto di Antony Farina, Giacalone ha detto che sulle casse del Marsala non ha inciso, perché è stata un’operazione sostenuta da uno sponsor.
E infine ha chiuso con un ringraziamento ai ragazzi e a Mister Nicola Sciacca, per quello che stanno facendo nonostante le difficoltà: << posso capire, ma non ho condiviso lo sciopero della settimana scorsa, perchè non ha risolto nulla, i problemi oggettivi c’erano prima e continuano ad esserci, ma allo tesso tempo capisco chi deve avere lo stipendio, specie se ha famiglia e figli. Fino a questo momento i ragazzi hanno dato il massimo, ma quando l’ambiente non è più sereno non puoi pensare che non incida sui risultati della squadra>>.
Paradossalmente, nell’anno del centenario il Marsala 1912 è a rischio scomparsa se non si troveranno tutte quelle forze politiche, imprenditoriali e gli stessi cittadini-tifosi che da sempre dicono di essere attaccati a questa storica maglia azzurra. Ora è il momento di dimostrare questo attaccamento.
Carlo Rallo