Sicuramente mi sono tolto un pensiero. Si è trattato di una decisione molto travagliata.
E' quella giusta?
Non lo so. Ma complessivamente penso che per me e la mia famiglia sia la cosa più giusta. La politica è un servizio che un cittadino presta alla città e ai suoi concittadini, non è una professione.
Non la convincono i professionisti della politica.
No. Ho dedicato uno spazio importante della mia vita alla città, mi sono sacrificato con tutte le mie energie. Ho fatto tanto, tanto altro avrei potuto fare, anche meglio, ma ho fatto il Sindaco di Marsala ogni giorno, senza riposo, impegnandomi con grande passione.
Che periodo è stato?
Bellissimo. Non finirò mai di ringraziare i marsalesi per avermi dato questa opportunità. Adesso, diamo spazio ad altri.
Lei arriva alla scelta di non candidarsi anche alla luce di un ragionamento politico. Quanto l'ha fatta soffrire la scelta del Pdl di farle fare le primarie per la ricandidatura?
No, assolutamente, la mia scelta di non ricandidarmi è stata assolutamente personale.
Non ne ha parlato con il Pdl?
Non certo con quello locale. Ne ho parlato con il segretario regionale Castiglione, al quale ho spiegato le mie motivazioni.
Ha lasciato il Pdl in mezzo al guado, scegliendo di non ricandidarsi.
Non credo. Il Pdl ha scelto di fare le primarie dovunque. Io ho preso una mia decisione. Adesso le primarie vedo che non lo fanno più...
Probabilmente a Marsala appoggiano Ombra. E' strano che il Pdl non abbia un suo candidato.
E' un elemento di debolezza, certo. Il più grande partito in Italia mi pare difficile che non riesca a presentare un suo candidato Sindaco a Marsala. Ma sono fiducioso che troveranno una soluzione.
(1. Continua)