Lo scopo dell'incontro è di chiarire rapidamente ogni dubbio residuo sull'ex stabilimento siciliano della Fiat, in modo da coordinare la complessa operazione di modifica della struttura e di consentire il passaggio di consegne alla Dr Motor e ad altre quattro società che si occuperanno di attività molto diverse tra loro.
Ripercussioni finanziarie. Nei giorni scorsi, infatti, sono emerse nuove difficoltà burocratiche che stanno rallentando notevolmente le operazioni. I sindacati hanno lanciato l'allarme, poiché l'allungamento dei tempi rischia di avere pesanti ripercussioni finanziarie sulla DR Motor in merito alle garanzie bancarie oltre ai danni sul piano occupazionale. La situazione al momento è tale da non consentire previsioni sui tempi per l'inizio della produzione delle vetture DR e, quindi, per il ritorno al lavoro degli operai della fabbrica.
Il piano industriale. Il piano approvato dal Governo all'inizio dell'anno prevede un investimento complessivo di 110 milioni di euro per realizzare quattro modelli che saranno lanciati sul mercato a partire dal 2013: una citycar, una vettura del segmento B, una media del segmento C e una Suv. L'obiettivo di vendita è di diecimila vetture il primo anno per raggiungere le 60 mila vetture a regime, nel 2017. Le assunzioni inizieranno nel corso dell'anno con un pacchetto iniziale di 241, che passeranno poi a 561 nel 2013, 909 nel 2014, 1.272 nel 2015 e 1.312 nel 2016. Di questi, poco meno di 900 saranno reclutati tra gli ex dipendenti Fiat.
Da Corriere.it