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15/05/2012 12:35:39

Stop al caro carburante? La Tata sviluppa l’auto ad aria compressa

Il caro petrolio da un lato e la necessità di produrre vetture con basso impatto ambientale, ha portato le case a sviluppare tantissime soluzioni tecniche che via via avranno il compito di soppiantare l’uso dei carburanti classici. L’ultima in ordine di tempo, è sicuramente una delle più rivoluzionarie, l’alimentazione ad aria compressa. Nel 1997 è stato concepito e messo a punto dall'ingegnere francese Cyril Guy Nègre e presentato al Motorshow di Bologna nel 2001 un motore alternativo ad aria compressa. Il progetto, pur avendo superato alcune sperimentazioni, non ha avuto alcun seguito. Fino a pochi mesi fa, nessuna casa era particolarmente interessata a questo tipo di alimentazione. Ora è ufficiale, per la prima volta una casa automobilistica sta sperimentando questo motore.

La Tata Motors ha diramato un comunicato nel quale afferma di aver completato con successo la prima fase di sviluppo su due veicoli equipaggiati con un propulsore ad aria compressa.  Pare che questa sia la volta buona, in quanto il costruttore dovrebbe iniziare la produzione della vettura nei prossimi anni. Il progetto dovrebbe portare ad una piccola auto sviluppata per le città con un’autonomia di 130 km ed una velocità massima di 80 km/h e una ricarica d’aria costerà da 1,5 a 2 Euro.  Il nome in codice della vettura è Mini CAT ed il costo dovrebbe essere molto contenuto, come da tradizione per la Tata. Secondo quanto detto dal fondatore di MDI, marchio che ha fornito la tecnologia propulsiva ad aria compressa a Tata, l’auto sarà quattro volte più economica di una vettura elettrica e potrà fare il pieno di aria compressa in due minuti.
Non ce ne vogliano i petrolieri italiani, ma con il raddoppio che ha avuto il prezzo dei carburanti dal 2005 ad oggi, speriamo possa arrivare anche in Italia questo tipo di automobile. Gli italiani apprezzeranno sicuramente!

 

Carlo Rallo