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07/06/2012 09:18:45

I Top & Flop della Serie D. Stagione fallimentare per il Marsala

Tra i Top le neo promosse e la tifoseria peloritana, tra i peggiori Ilardo, Dugo Group e Ianelli. Partiamo dai Flop, ecco chi ha deluso nel corso della stagione:

5° Flop le squadre siciliane: nonostante alcune di loro sono state inserite nella “Top Five”, rimane il rammarico di avere visto otto compagini sicule impegnate nello stesso girone e nessuna di questa pronta a lottare realmente per il campionato. Solo il Messina ha potuto sognare questo traguardo, ma è stata mollata troppo presto la presa.

4° Flop Giustizia sportiva: a proposito di Messina ci sentiamo di mettere tra le peggiori "cose" di questa serie D, la giustizia sportiva. Troppo tardivo l’esito in merito ai punti di penalizzazione inflitti alla squadra giallorossa, che ha dovuto convivere con il groppone della penalizzazione per la stagione intera. Come può una squadra che lotta per la vittoria del campionato avere un esito così importante a sole due giornate dalla fine? È impensabile non credere che tutto ciò non influisca nel morale di una squadra che sul campo ha conquistato i punti per la promozione diretta, senza dimenticare che la dirigenza ha fatto enormi sacrifici per dare inizio alla rinascita di un club storico.

3° Flop l’acquisto di Ianelli: arrivato a Noto con un curriculum di tutto rispetto, ha decisamente deluso le aspettative. Nonostante la sua giovane età Christian vanta diverse esperienze importanti guardando la sua carriera, spicca quella con la maglia del Catania in serie B. Nonostante tutto nel corso dell’ultima stagione l’attaccante è apparso fuori forma e troppo discontinuo. Sette le presenze con la maglia del Noto, una sola la rete. Poi il passaggio all’Acireale dove ha collezionato poche presenze. Inomma un giocatore da cui, in una categoria del genere, ti aspetti lameno 15 gol, ma così non è stato. Ci auguriamo che possa tornare quello di un tempo, in forma risulta essere decisivo per qualsiasi squadra.

2° Flop Ilardo e la Dugo Group: tutto bene quel che finisce bene, ma la Nissa ha rischiato davvero tanto in questa stagione. Tutto per colpa della mala gestione, soprattutto nei rapporti coi tifosi, di Ilardo e della Dugo Gruop, giunta a Caltanissetta come salvatrice della patria, fuggita in un clima di tensione elevatissimo, che stavo distruggendo gli animi di una squadra costruita per fare bene ma ridottasi a dovere lottare per posizioni di classifica meno nobili. La nuova cordata nissena, guidata dal presidente Gabriele Roccia, speriamo possa portare risultati più prestigiosi partendo dalla salvezza conquistata nei play out contro l’Acri.

1° Flop Marsala e Acri: assurdo che le due squadre in questione nel girone d’andata galoppavano verso un obiettivo inimmaginabile ad inizio stagione, per poi, nel girone di ritorno, mollare la presa e scivolare giù in per la classifica fino a toccare le ultime posizioni per poi inspiegabilmente retrocedere. In realtà le spiegazioni ci sono, gli azzurri hanno vissuto una stagione ricca di problemi societari, tante le cose che non ha saputo gestire al meglio il presidente Giacalone. Nell’anno del centenario per il Marsala si sperava sorte migliore mentre adesso si dovranno fare i conti con il campionato d’eccellenza. . .

Passiamo adesso a chi invece ha impressionato positivamente nell’ultimo campionato:

5° Top la tifoseria peloritana: è pur vero che per una squadra storica come l’Acr Messina ti aspetti al seguito tanti tifosi, ma la categoria dei dilettanti non alletta mai più di tanto. I giallorossi però se hanno sfiorato il sogno della promozione, devono molto ai loro tifosi, circa 3500 sempre presenti al “San Filippo” per sostenere Coppola & Co. Arrivati ad un certo punto qualcuno ha mollato, ma al primo appello fatto dal presidente Manfredi (diverse volte anche ai nostri microfoni ndr) i peloritani hanno risposto bene, segno che tutti uniti si può fare qualcosa di veramente importante e si può tornare a calcare campi degni di questa società.

4° Top il fantasista del Palazzolo, Bonarrigo: di soliti ti aspetti grandi cose dai ragazzi più giovani, soprattutto perché il fisico è in fase di sviluppo e se allenato ben può realmente rendere al massimo. C’è invece chi riesce a rendere allo stesso modo di quando aveva vent’anni, è il caso del 37enne Bonarrigo. Lui riesce ancora a stupire, continua a dimostrare una forza davvero incredibile, ma soprattutto riesce tuttora ad essere decisivo praticamente in tutte le partite che disputa. La fortuna di averlo in squadra negli ultimi due anni l’ha avuta il Palazzolo, adesso però, scaduto i contratto, qualcosa si muove e lui non vuole (per noi non deve) smettere di giocare. Lo spirito è quello di un ragazzino alle prime armi, allora ci chiediamo: il suo talento non meritava di essere messo in mostra in categorie superiori rispetto alla serie D o alla (vecchia) C1?

3° Top la coppia del gol Fontanella–Villa: una fabbrica di gol, insieme i due attaccanti del Noto hanno fatto più di trenta gol impressionando sia per la capacità di andare in rete, sia per la diversità delle realizzazioni. Oltre ad avere sin da subito conquistato una nomina di livello nell’ambiente regionale, Fontanella e Villa si sono fatti conoscere e apprezzare anche a livello nazionale, tanto da essere temuti da qualsiasi difesa. Questa coppia possiamo chiamarla la Vialli-Mancini della serie D 2011/2012, speriamo che il Noto resista a le offerte che arriveranno in sede per loro, sarebbe un peccato liberarsi di uno di questi due fenomeni.

2° Top le neo promosse Adrano-Palazzolo-Licata: non possiamo non fare i complimenti alle neo promosse Adrano, Palazzolo e Licata. Per tutte e tre è stato un campionato di altissimo livello, soprattutto perché non pronosticato, dagli adetti ai lavori, ad inizio stagione. I biancocelesti di Strano hanno mollato un po’ la presa nella seconda parte del campionato, ma fino a qualche mese dall’inizio della stagione hanno bazzicato nelle zone alte della classifica. Per il Palazzolo di Anastati e Galfano si è data una certa continuità alla passata stagione, quella dei record, si è mollata un po’ la presa ma comunque sono stati centrati i play off, traguardo che doveva essere secondario alla salvezza tranquilla. Infine il Licata che aveva iniziato con Romano e per i tanti problemi di gioco, inizialmente, ha rischiato parecchio. Poi l’arrivo di Balsamo è stato un toccasana per la squadra che da lì in poi iniziò, tra lo stupore delle altre squadre del girone, ad incanalare una serie di risultati utili consecutivi. I tifosi gialloblu infatti hanno visto prima la loro squadra lottare per evitare la zona play out, poi invece lottare per il raggiungimento della zona play off, mancata solo per sei punti.

1° Top la Nissa di Marra: ai biancoscudati nisseni il gradino più alto del podio, perché la loro salvezza vale più di una promozione e quanto uno scudetto. Troppi i problemi che hanno distratto questa squadra che ormai era rassegnata alla retrocessione diretta, tra lo sconforto dei tifosi. Prima l’esonero di Marra, unico capro espiatorio, almeno secondo la vecchia dirigenza, di un andamento in campionato davvero disastroso, poi la cordata nissena che prende le redini della squadra, il ritorno del tecnico campano e una cavalcata storica che ha visto compatta una tifoseria straordinaria, che fino all’ultimo minuto del match di Acri ha cantato a squarciagola, quasi a volere sfogare una rabbia accumulata nei mesi che hanno visto la Nissa “all’inferno”. Questa salvezza è loro ma anche di Marra, la sua professionalità non può essere che apprezzata, contro tutto è tornato assumendosi le proprie responsabilità, convinto che la “sua” squadra non sarebbe retrocessa e, per gioia dei “suoi” tifosi, ci è riuscito.

 

Da GoalSicilia.it