Nell’ambito, infatti, delle attività connesse con la gambizzazione di Parrinello Raimondo, avvenuta in via Oberdan il 4 novembre scorso, quando fu raggiunto da due colpi di arma da fuoco al piede ed alla gamba destra, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautela in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Marsala, è stato nuovamente tratto in arresto FRANCO Francesco, 38enne pregiudicato marsalese, già fermato all’epoca dei fatti in quanto ritenuto responsabile dell’evento delittuoso. Questa volta, però, l’accusa è di detenzione e porto illegale in luogo pubblico di arma da fuoco. In un primo momento, infatti, sebbene individuato come uno dei due feritori, non era stato possibile attribuirgli l’utilizzo dell’arma da fuoco poiché i test esperiti nell’immediatezza avevano dato esito negativo, motivo per cui dopo la convalida dell’arresto era stato rimesso in libertà. Gli accertamenti, però, sono proseguiti senza sosta e fondamentali si sono rivelati i tecnici del R.I.S. di Messina: a seguito del sopralluogo effettuato dai Carabinieri di Marsala, nell’autovettura trovata nelle disponibilità del FRANCO - una smart blu indicata anche dai testimoni della sparatoria -, fu rinvenuto e repertato un bossolo cal. 9 parabellum che, comparato con le ogive estratte dalle ferite di Parrinello, è risultato provenire dalla stessa arma da fuoco, verosimilmente una pistola a salve modificata. Per tale motivo, il G.I.P. ha deciso di emettere una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il pregiudicato, una volta tratto in arresto, è stato associato presso la casa circondariale di Marsala. Non si fermano, comunque, le attività di indagine dei militari del Nucleo Operativo di Marsala volte soprattutto a chiarire meglio il movente dell’azione di fuoco nonché individuare il complice del Franco, allo stato ancora ignoto.