Intervenendo qualche giorno fa al Volatore di Rmc 101, Bartolo Pellegrino si è prodigato in una lunga disamina sulla situazione politica in Sicilia e in Italia.
“Avevo previsto la violenza mediatica che ho subito quando sono stato arrestato. Ero Assessore regionale al Territorio e Ambiente e fui chiamato a rispondere di fatti che non conoscevo. Avevo scelto di non occuparmi più di politica, ma la confusione nel Paese è grande e i rischi terribili”. Per Pellegrino, “l’Italia rischia di avventurarsi in condizioni surreali”. “Io – sostiene Pellegrino – ho dedicato la mia vita per il territorio, e sarebbe da vigliacchi non impegnarsi ora, per fare recuperare un ruolo alla Sicilia”.
Ma come si concretizza il rinnovato impegno di Pellegrino in politica? “Innanzitutto Raffaele Lombardo è stato il Presidente peggiore che la Regione Siciliana abbia mai avuto” sostiene. Ma qual è il nome di un possibile nuovo governatore? “Non ci sono nomi, allo stato, nella classe dirigente siciliana, è stata desertificata, anche se è difficile trovare qualcuno peggio di Lombardo, che è stato cattivo, cinico e trasformista, avendo azzerato i passaggi democratici per creare le sue clientele”.
Pellegrino ha deciso di prendere coscienza diretta delle cose in Sicilia, e di tornare a girare per l’isola. E’ per questo che è stato alla manifestazione di presentazione del nuovo movimento di Zamparini, il Presidente del Palermo (“Sono andato, ma sono entrato”), e ritiene che “l’unica cosa nuova con la quale ci si può confrontare” è proprio questa, “perché mi appartiene l’idea di una politica trasparente, che guardi al territorio, e ho l’obbligo morale di sostenere questo tipo di movimento”. Come? “Girerò la Sicilia per spiegare ai miei tanti amici che l’unica cosa che rimane è aiutare i movimenti come quello di Zamparini. E’ l’unica cosa nuova, con un imprenditore che è anche un personaggio”.
Bartolo Pellegrino si dice anche interessato al Partito Democratico (“Condivido molte delle cose che dice Bersani, e il modo in cui difende una politica che salvi l’Italia e riconsegni tranquillità al Paese”), considera imploso il Pdl, “innaturale” Grillo, e non salva neanche Maroni e la Lega.
“Non possiamo affidare il territorio ad una politica che non c’è”. E’ per questo che Pellegrino torna a girare l’isola, con un occhio anche ai Forconi, che rischiano però, a suo parere, di “scivolare sul sicilianismo esasperato”.
E lancia un avviso: “Quando finirò il giro della Sicilia, vi dirò quello che ho trovato”.