Il dato è relativo ad una parte dei Fondi Fas (Fondi per le Aree Sottoutilizzate), circa 30 mln di euro, assegnati a suo tempo alla Provincia Regionale di Trapani (con la Finanziaria del 2007) per lavori di manutenzione, ordinaria e straordinaria della viabilità provinciale.
Da quanto si apprende, parte di questi finanziamenti, circa 18 mln sono andati in porto. A novembre 2011 però con proprio provvedimento, il Governo nazionale, nell’ambito di un programma di razionalizzazione della spesa (D.L. 138/2011) ha bloccato tutte quelle somme destinate ai lavori non ancora aggiudicati, circa 12 mln di euro.
“Appare davvero grave, in un momento di così profonda crisi per il comparto edile, per le nostre imprese, per gli operai e le loro famiglie – dice amareggiato il Presidente Ferrara – sapere che ci troviamo a vivere nel nostro territorio la stessa situazione che riscontriamo in Sicilia per l’incapacità di spendere in tempi brevi i finanziamenti che ci vengono dalla Comunità Europea e che se non spesi, l’Europa rivuole indietro”. “Quei fondi per tutto il comparto avrebbero rappresentato una vera e propria boccata d’ossigeno – continua Ferrara – ci appare quindi inverosimile pensare che intoppi di qualsiasi genere abbiamo potuto non dar corso alle aggiudicazioni dei lavori e quindi alla conseguente perdita di queste somme”.
Il settore edile nel trapanese in due anni (il dato è del gennaio 2012) ha fatto registrare un calo occupazionale del 40% ed un calo delle gare espletate del 58%”.
“La via di uscita a questa pesante crisi doveva essere un piano straordinario dei lavori pubblici con una rapida attivazione per sbloccare le opere già finanziate ed immediatamente cantierabili, che per motivi burocratici non trovano rapido inizio – dice Ferrara. Ma come si vede così non è stato fatto, visto che non si è riusciti a utilizzare neppure le somme disponibili”.
Ora, ci si interroga, come recuperare questi finanziamenti?
Per non parlare del Patto di Stabilità Interno che genera quell’intollerabile fenomeno dei ritardati pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni, nei confronti delle Imprese, per lavori già regolarmente eseguiti.
Di fatto, in un momento in cui tutti, e le Imprese in particolare, hanno bisogno di liquidità per pagare lavoratori, contributi previdenziali, fornitori, banche etc, lo Stato sceglie di fatto di “rastrellare “ risorse a suo favore continuando a ritardare i pagamenti alle Imprese.
Lo stato di profonda crisi nel settore delle costruzioni ha portato negli ultimi tre anni e mezzo in tutta Italia, al taglio di oltre 400 mila unità lavorative e la provincia di Trapani è una delle più colpite con circa 3.500 posti di lavoro persi. E la grave situazione di questa Provincia è stata denunciata a livello nazionale non solo dai vertici di ANCE ma anche dall’attivo dei Sindacati edili dei lavoratori.
Una crisi che continua a mietere vittime, non solo lavoratori ma grandi e piccole Imprese.