L’onorevole Rita Bernardini ha presentato, nei giorni scorsi, un’interrogazione parlamentare al ministro della Giustizia Severino. L’esponente dei Radicali Italiani ha visitato, lo scorso 10 luglio, insieme con alcuni colleghi la struttura penitenziaria raccogliendo le lamentele dei detenuti. Sono diversi i punti di criticità emersi nel corso dell’ispezione parlamentare. La carenza di personale della polizia penitenziaria, di psicologi ed educatori provoca non pochi disagi. L’onorevole Rita Bernardini chiede di sapere “se e quando s’intenda intervenire per colmare il deficit di organico”. L’esponente dei Radicali Italiani chiede di sapere anche «se si intendano incrementare i fondi per il lavoro dei detenuti, quelli riguardanti i sussidi per i più indigenti, per le attività trattamentali ed, infine, quelli da destinare alla pulizia dell’istituto ed, in particolare, delle celle». Gravi disagi sono stati denunciati anche dai detenuti stranieri. L’onorevole Rita Bernardini chiede l’intervento di mediatori culturali. Chiede, altresì, «se e come s’intenda intervenite per assicurare che l’identificazione dei detenuti stranieri avvenga durante il periodo di detenzione» e «quali iniziative s’intende assumere per rendere effettiva la possibilità per i detenuti stranieri di scontare gli ultimi due anni di pena nel Pese d’origine». Nell’ interrogazione parlamentare viene inoltre segnalata l’esigenza di predisporre un’area verde per gli incontri dei detenuti con i loro familiari, in particolare se minorenni.
L'iniziativa di Bernardini non è di poco conto, perchè, con la chiusura del carcere di Marsala, l'istituto di pena di San Giuliano diventerà sempre più affollato, e quindi è necessario predisporre un piano per tenere i detenuti in buone condizioni e per garantire la salute (fisica e mentale) degli operatori della polizia penitenziaria, che manifestano sempre più segni di stress e depressione a causa del carico di lavoro che svolgono.
A San Giuliano, nel reparto deidetenuti comuni, sono presenti 270 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 169 persone. Mel reparto “Tirreno”, quello dei detenuti protetti, a fronte di una capienza regolamentare di 24 persone c’erano 63 detenuti, nel reparto “Egeo”, quello femminile, le recluse presenti - il giorno della visita della delegazione radicale - erano 18 a fronte delle 14 previste, mentre nel reparto “Ionio”, di alta sicurezza, i detenuti presenti erano 112 a fronte dei 64 possibili. In carcere ci sono 82 tossicodipendenti e 124 stranieri. Nel complesso sono presenti 495 detenuti, mentre la capienza regolamentare è di 271 persone. <Gravissima a nostro parere – ha detto Rita Bernardini – la carenza dell’acqua all’interno del carcere, che viene erogata per poche ore al giorno. per cui i detenuti benestanti possono permettersi quella minerale mentre gli stranieri, notoriamente più disagiati, o anche gli italiani indigenti, sono costretti a bere l’acqua del rubinetto, il cui colore, nonostante le passate certificazioni dell’Asp, non è rassicurante. Un detenuto ha proprio lamentato dei malori in seguito all’assunzione della stessa>. Al problema del sovraffollamento che viene ritenuto drammatico, dunque, si aggiunge tale carenza, per cui i detenuti non vengono rifornito di candeggina, stracci, detersivi e altro per pulire le loro celle. Al San Giuliano è notevole la presenza di detenuti stranieri. <Il sovraffollamento registrato è causa di molti sfollamenti di carceri del Nord - dice ancora Rita Bernardini - ed è necessaria una marea di soldi per le traduzioni dei detenuti per le udienze nei tribunali di appartenenza. Le trasferte costano moltissimo e per ogni detenuto devono intervenire tre agenti. Peraltro – aggiunge - a fronte del sovraffollamento di cui non sono responsabili i direttori degli istituti (che non possono mai rifiutarsi di accoglierne altri) ma il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, – c’è una carenza di personale, che è insufficiente. In pianta organica gli agenti sono 330 mentre quelli effettivi sono 282, e di questi 48 sono impiegati esclusivamente nelle tradizioni dei detenuti>. I Radicali ritengono tale situazione insostenibile e fuori da ogni legalità, motivo per cui invitano ancora una volta il Governo ad assumersi la responsabilità di questa condizione. <Lanceremo a breve un’importante iniziativa – conclude la Bernardini – perché possa essere sbloccato da subito tale degrado. Non hanno accettato le nostre proposte, che si inventino un’altra soluzione per porre fine a questo degrado indegno di un paese civile>.