Non poca cosa, considerando che per il monumentino la precedente Amministrazione aveva previsto una spesa di 600 mila euro.
La R3 Costruzioni ha aspettato un po’ prima di presentare l’atto sperando di trovare qualche spicciolo in più nelle casse comunali. Ma niente, non ci sono soldi. Il Comune rischia di sforare il patto di stabilità se dovesse affrontare il pagamento del debito. I lavori al monumento sono bloccati da un paio di mesi. Non si vede nessuno, lo scheletro cementizio è sempre quello, la piazza anche e il tutto è rinchiuso in una recinzione metallica.
Da quando sono iniziati i lavori, lo scorso anno, i lavori sono andati a singhiozzo. L’ultimo stop da parte della ditta era arrivato qualche mese fa quando il credito vantato era arrivato a 124 mila euro. Poi intervenne l’allora sindaco Renzo Carini e i lavori ripartirono, piano piano, per poi fermarsi definitivamente.
Inoltre il precedente Governo Berlusconi aveva previsto il finanziamento di un milione di euro per l’opera nell’ambito delle celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia. Ma non è arrivato il becco di un quattrino. E mai arriverà, si pensa.
Quello che era stato iniziato si tratta solo del primo stralcio del progetto “Mille luci” dell’architetto catanese Ottavio Adamo. Progetto che originariamente era molto più complesso e costoso, circa 4 milioni di euro, e poi è stato più e più volte tagliuzzato per volere del Comune. Fino ad arrivare alla cifra di 600 mila euro. Niente in confronto al mausoleo progettato dall’architetto Mongiovì negli anni sessanta. Poi iniziato negli anni ’80, con Craxi che pose la prima pietra e le strade marsalesi in festa ricoperte di garofani rossi. Ma il monumento appena iniziato si rivelò abusivo. E la storia continua.
Francesco Appari