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22/08/2012 11:44:44

Truffano una vedova e le rubano tutto. Arrestati a Salaparuta

I Carabinieri di Salaparuta, hanno messo a segno una nuova operazione con l’arresto di due soggetti domiciliati a Salemi. I  militari infatti avevano appreso che due soggetti “forestieri”, con fare sospetto, erano usi raggiungere frequentemente quel centro abitato. I due sono Casale Carmelo (55enne di origini calabresi, censurato) e Sidoti Olivo Salvatore (33enne della provincia messinese, censurato), entrambi domiciliati a Salemi. Nello specifico  Sidoti aveva iniziato una convivenza con una vedova di Salaparuta, durata circa un mese. Dopo aver convissuto con la donna per un certo periodo,  Sidoti (aiutato e guidato in ciò da Casale), ha abbandonato la donna, troncando la convivenza e di fatto scomparendo, portando con se ogni effetto personale della ormai ex compagna, compreso corredo, mobili, vestiti ed addirittura il cane di famiglia nonché –soprattutto - i soldi ricavati dalla vendita della casa di proprietà della donna di Salaparuta – contante per 10.000 Euro -, casa che era stata convinta a vendere proprio da Sidoti stesso. Il tutto attraverso una serie di raggiri dei due pregiudicati.

Il duo Sidoti/Casale, dunque, lasciava priva di ogni bene materiale la donna presa di mira; in tale situazione la donna veniva abbandonata a Caltagirone (sempre attraverso vari raggiri) priva di un tetto, senza soldi e mezzi di sostentamento. Ottenuto asilo dai volontari di quel centro, la vedova raggirata è riuscita a raggiungere il centro di Salaparuta, dove ha trovato a loro volta asilo presso la locale casa famiglia “Serenità”.

La donna è stata dunque convinta a denunciare il tutto ai carabinieri del luogo, che nel frattempo avevano comunque appreso dei fatti da alcune voci di paese.

A questo punto, l’ingordigia ha giocato un brutto scherzo ai due malviventi, i quali, saputo del rientro della vedova ed evidentemente non paghi di averla lasciata sul lastrico, erano tornati a Salaparuta pretendendo dalla donna la consegna di ulteriore denaro (di cui non era chiaramente in possesso), accompagnando le richieste con delle minacce.

Appena giunti sul posto, tuttavia, i due criminali hanno trovato inaspettatamente ad attenderli i militari della Stazione di Salaparuta, capeggiati dal Comandante Mar. Catalano. I Carabinieri di Salaparuta dunque, coadiuvati dai colleghi del NORM di Castelvetrano -chiamati a rinforzo- hanno bloccato i due malviventi che venivano così fermati e sottoposti a perquisizione. E' stato così scoperto che i due si erano recati armati di ben tre pistole artigianali, coltelli a serramanico di genere vietato nonchè numerosi oggetti da scasso.

Dai primi accertamenti sulle pistole si è peraltro appreso che alcune di esse utilizzacano munizionamento calibro 12 a pallini/pallettoni; delle cartucce di tal tipo venivano in effetti ritrovate custodite assieme alle pistole suddette, ed alcune addirittura inserite nelle dette armi, che si presentavano quindi col colpo in canna e pronte all’uso. Altre, invece, erano anche dotate di alcuni particolari riduzioni, tali da rendere possibile sulle stesse anche l’utilizzo di munizionamento del tipo da pistola, calibro 7,65 (caricato a palla, e quindi anche con una maggior capacità offensiva).

Nel corso della perquisizione, inoltre, i militari hanno anche trovato vari grimaldelli, vari esemplari di piede di porco e numerosi  strumenti di effrazione (su cui sono in corso accertamenti da parte dei militari dell'Arma) e anche delle cesoie del tipo utilizzato per serrare i cavi elettrici dell’alta tensione.

Inoltre sono stati recuperate numerose banconote di grosso taglio (rinvenute sia sulla persona di Sidoti che di Casale), per la somma totale di Euro 8.000 circa, ritenuta la restante parte dei 10.000 Euro ricavati dalla vendita della casa della signora, ed alla stessa sottratta dai due malviventi. Oltre a ciò si rinvenivano anche alcuni monili in oro, risultati pure provento del raggiro ai danni della vedova, a cui erano stati sottratti.

Tutto il materiale così rinvenuto è stato sottoposto a sequestro penale (i gioielli e le somme di denaro in previsione di essere restituite alla malcapitata vedova, legittima proprietaria) ed i due, nel corso della nottata a cavallo del 17 agosto, sono stati tratti in arresto per detenzione e porto illegale aggravato di arma da fuoco e munizionamento relativo, per aver portato in luogo pubblico armi clandestine (clandestine poichè prive di matricola e di qualunque segno atto al censimento/classificazione delle armi in questione).

Nei confronti dei due, tuttavia, si procede anche per i reati di appropriazione indebita, possesso ingiustificato di strumenti atto alla scasso, truffa, porto abusivo di coltelli di genere vietato.

Il magistrato di turno della Procura della Repubblica di Marsala, Sost. Proc. D.ssa Trainito, disponeva quindi: per il Casale il collocamento al regime degli arresti presso il suo domicilio (sita in Salemi), mentre per il Sidoti disponeva venisse associato presso il reparto specializzato della Casa Circondariale trapanese S. Giuliano presente all’interno dell’Ospedale S. Antonio Abate, ciò alla luce del fatto che è risultato soffrire di una sindrome nervosa, che gli provoca vari e vistosi “tic” vocali e motori, nonché anche svenimenti, se sottoposto a stress in genere.

Dopo la relativa udienza di convalida, i due arresti sono stati convalidati dal G.I.P. del Tribunale di Marsala, D.ssa Amato, che disponeva il trattenimento del Casale agli arresti presso il suo domicilio in Salemi, mentre al Sidoti (in virtù delle patologie di cui è affetto) è stata applicata, dopo il rilascio, la misura dell’obbligo di dimora nel Comune di Salemi, con varie prescrizioni.

Sono previste ora delle verifiche tecniche sulle armi sequestrate, onde appurare se le stesse siano state utilizzate per la commissione di ulteriori pregresse azioni criminose e non sono quindi esclusi nuovi ed ulteriori sviluppi.

Ecco le foto degli arrestati:

 

 

 

 

 

 

 

Casale Carmelo

 

 

 

 

 

 

 

Sidoti Olivo Salvatore