Si tratta di un viaggio tra Virgilio e Dante a cura di Mimmo Palmizi che ha come protagonista l’attore bresciano Antonio Piovanelli. L’artista, attraverso alcuni passi dell’Eneide e della Divina Commedia, con Virgilio e Dante, desidera emozionare e indurre ad una riflessione sul tema delle migrazioni.
Un “recital” sul mediterraneo, il “mare nostrum”, da sempre battuto da navi e da barconi in fuga, alla ricerca a volte anche disperata, di un approdo sicuro. Si scappa da una guerra, per una carestia, si lascia il proprio paese non solo per fame di conoscenza, ma spesso per bisogno, alla ricerca di una terra promessa, di una vita migliore.
Antonio Piovanelli è nato in provincia di Brescia ed ha frequentato la scuola del Piccolo Teatro di Milano e si è diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. I suoi maestri sono stati Orazio Costa e Toni Comello, dai quali ha imparato il lavoro dell'attore sulla poesia. In cinema ha lavorato coi fratelli Taviani, Valentino Orsini, Alberto Lattuada, Bernardo Bertolucci, Marco Bellocchio, Giuliano Montaldo, Francesca Archibugi. In teatro ha lavorato con Luchino Visconti, Giorgio Strehler, Giuseppe Bertolucci, Luca Ronconi in ruoli da protagonista. Da molti anni si sposta volentieri all’estero come attore-ambasciatore della poesia italiana con performances su Dante, Catullo, Michelangelo, Alfieri, Virgilio, Pasolini. Negli ultimi anni Piovanelli è stato invitato da teatri, centri di cultura e università di tutta Europa, Nord Africa e America del Sud. Inoltre è ormai consuetudine che l’Università La Sapienza di Roma inviti Piovanelli a chiudere l’anno accademico con l’interpretazione di brani delle tre cantiche della Divina Commedia.