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26/08/2012 04:49:26

Auto blu. Sono ancora troppe. Ecco l'elenco delle auto di servizio in provincia di Trapani

Analizzando il monitoraggio realizzato dal dipartimento della Funzione pubblica attraverso il Formez svoltosi dal 10 maggio al 30 giugno 2012, tra Regione, Comuni, Province, Asl, Università, Consorzi e altri enti (escluse targhe speciali, corpi di Polizia e forze armate), emergono alcuni dati sorprendenti: ad esempio, che il Comune di Marsala  ha a disposizione 81 auto di servizio, quasi quanto Palermo (109) e Catania (111) che sono al comando in questa speciale classifica.

Sul podio dei capoluoghi anche Messina(78, di cui nove oltre cilindrata 1900). Seguono Ragusa (48), Trapani (7 oltre 1900), Agrigento (37, ma tutte sotto i 1600), Siracusa (32) e Caltanissetta (19). La più virtuosa è Enna, con 5, il cui “esempio” però non è seguito ad esempio da un Comune nelle vicinanze come Piazza Armerina: ben 10 le auto a disposizione dell’Amministrazione. Fanno peggio Modica (33) e Scicli (12) nel Ragusano; Alcamo (41) ed Erice (17) nel Trapanese; Gela (26) nel Nisseno. Il nuovo censimento non è stato compilato dalla giunta regionale che, a fine 2011, dichiarava di avere a disposizione 71 auto, di cui 11 Audi, per un costo di 250.000 euro più 124.000 per il personale.

 Per quanto riguarda le Province, comanda quella di Catania (40), davanti ad Agrigento (39) e Ragusa (36). Palermo, che ha proprio recentemente ridotto il proprio parco macchine, ne dichiara 7, come Enna. Capitolo a parte meritano le Asp, che non a caso sono state di recente “invitate” dall’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, a effettuare tagli decisi sulle auto blu: quella catanese conta 130 auto di servizio, quindi Ragusa (112) e Palermo (102). Numeri alti anche a Trapani (91) e Messina (87). «Entro il 10 settembre - ha detto Russo - le aziende sanitarie dovranno predisporre un piano per il razionale utilizzo delle autovetture di servizio e a contenere in modo significativo, almeno il 20%, i costi di gestione del parco auto». Passando agli atenei, tra Palermo, Messina e Catania si contano 88 vetture, di cui 35 di cilindrata superiore a 1900.

Quanto agli altri Enti, spicca l’Arpa (Agenzia regionale protezione ambiente), che di auto ne vanta 42, esattamente divise tra blu e grigie. E che dire dell’Istituto zooprofilattico sperimentale «Adelmo Mirri»? Ventidue auto (20 Fiat e due Renault), tutte in leasing, di cui tre con maxi cilindrata. «L'auto pubblica, salvo casi specifici e determinati, deve avere funzioni di servizio e non di rappresentanza o peggio di esibizione di status - è il commento del ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi -. A livello nazionale la riduzione sarebbe dovuta essere in termini percentuali di 20 punti. Ci siamo fermati a 16, che e' un risultato importante ma l’obiettivo non è raggiunto».

 

LA SITUAZIONE NELLA NOSTRA PROVINCIA. Il Dipartimento della Funzione pubblica ha messo ai raggi X anche il parco-macchine degli enti locali e delle istituzioni trapanesi. 

In provincia di Trapani è l'Azienda sanitaria ad avere i numeri più consistenti. Ben 91 auto. Di queste 56 sono di proprietà, 33 a noleggio e 2 a noleggio con conducente. Nella maggior parte dei casi, 76, si tratta di Fiat. Le cilindrate vanno da 1.099 a 1.900. Il Consorzio universitario trapanese che ha una sola auto di proprietà e pure senza autista. La Camera di Commercio ha 3 auto di proprietà: Lancia, Mercedes e Rover. 

Il monitoraggio ministeriale ha puntato la sua attenzione sui Comuni. Quello di Marsala  raggiunge quota 81. Soltanto Trapani ha 42 auto di proprietà. Sono tutte Fiat, con una sola eccezione, l'Alfa Romeo di rappresentanza, quella che utilizza il primo cittadino.

La Provincia regionale si ferma a 14 auto, 13 di proprietà. Le stesse auto del Comune di Erice, che ne ha 12 di proprietà, una a noleggio e una con il leasing. Anche il Comune di Castelvetrano ha 14 auto. Il Comune di Alcamo ha 41 auto. Castellammare del Golfo e Salemi ne hanno 6 ciascuno. Poi abbiamo il Comune di Poggioreale con 3 auto,  4 per i Partanna e  5 per  Gibellina.

L'isola di Pantelleria ha  8 auto. Custonaci si ferma a 4, Calatafimi-Segesta a 2. Il Comune di San Vito Lo Capo registra 4 auto, Paceco e Petrosino salgono a 7 auto e Santa Ninfa a 6. I commissari del Comune di Campobello di Mazara potranno utilizzare le 3 auto del parco macchine comunale. Mazara del Vallo arriva a 18.

Circa la situazione di Erice il Sindaco Giacomo Tranchida dichiara: «Il Comune di Erice ha nella propria disponibilità 2 auto blu e non 17, le restanti 15 automobili sono utilitarie utilizzate dagli impiegati dei servizi comunali». Tranchida sottolinea pure che «E’ estremamente facile cascare nell’equivoco di "titoloni" riportanti la notizia degli eccessi nelle disponibilità di macchine "blu"». 

Sulla situazione di Marsala è intervenuto nei giorni scorsi il consigliere dell'Udc, Antonio Putaggio.
«L’autoparco del Comune di Marsala - scrive Putaggio in una nota al Sindaco - è dotato di 80 mezzi tra autovetture e ciclomotori e di 92 mezzi pesanti che gravano sulle casse comunali in termini di carburante, assicurazione, tasse e manutenzione. A ciò si aggiungano ulteriori 50 mezzi al servizio del settore della Polizia municipale. Inoltre, ci sono 11 autoveicoli, 14 mezzi pesanti e 22 ciclomotori che da anni devono essere rottamati ma per i quali il Comune paga ugualmente la relativa tassa di proprietà».
 Evidenziati anche «i costi sostenuti dal Comune per la manutenzione costante dei 10 scuolabus di proprietà dell’ente, preferendo ciò ad un eventuale contratto di locazione o noleggio che potrebbe comportare un costo minore».
Putaggio, quindi, «nell’ottica di un risparmio gestionale, nonché per un minore impatto ambientale legato all’utilizzo di mezzi ormai vetusti», chiede al sindaco Adamo se non ritiene opportuno «provvedere alla dismissione delle autovetture che presentano un utilizzo discontinuo da parte dei dipendenti dei vari servizi o settori Comunali o la cui vetustà determina costi di mantenimento elevati ». Inoltre di «procedere all’avvio delle pratiche volte alla rottamazione dei 47 mezzi (automezzi, mezzi pesanti e ciclomotori) che da anni sono fermi, comportando solo costi per la pubblica amministrazione, alla creazione di un apposito magazzino associato alla esistente officina all’interno dell’autoparco comunale dove accumulare i pezzi di ricambio ricavati dai mezzi rottamati e al ripristino del regolamento per la gestione e l’uso degli automezzi comunali».