Il primo episodio, quello che ha condotto all’arresto di M. A., risale a venerdì scorso. M. A. si sarebbe introdotto in una abitazione della zona est della città con l’intento di svaligiarla ma "disturbato"
da uno dei proprietari, nel frattempo sopraggiunto, sarebbe stato costretto a una precipitosa fuga. Poco dopo, tuttavia, l’adolescente è stato rintracciato dai carabinieri nelle vicinanze della casa presa di mira e in suo possesso sono stati trovati alcuni oggetti di bigiotteria che appartenevano alle vittime le quali li hanno riconosciuti.
Risale a domenica la segnalazione alla Procura di Marsala di N. A. Il giovane si trovava con un amico a bordo di una utilitaria che è stata fermata per un controllo dai carabinieri mentre transitava dal centro storico. I militari si sono accorti che N. A. aveva un rigonfiamento alla guancia giustificato dall’interessato con il fatto che gli era stato provocato da un ascesso. Insospettiti i carabinieri lo hanno però invitato a sputare ciò che aveva in bocca. E’ così che si è scoperto che il giovane
aveva in bocca un involucro nel quale si trovavano poco più di due grammi di cocaina.