1) Sospendere tutti i cantieri in corso (circa 500 per oltre 40.000 addetti) ai sensi degli articoli 1460 e 1461 C.C. secondo cui ''ciascun contraente puo' sospendere l'esecuzione della propria prestazione se le condizioni patrimoniali dell'altro sono divenute tali da porre in evidente pericolo il conseguimento della controprestazione''; 2) invocare la causa di forza maggiore secondo cui ''ogni forza del mondo esterno che determina in modo necessario ed inevitabile il comportamento del soggetto'' e' tale da consentire il fermo dei cantieri; 3)chiedere lo stato di crisi del settore edile della Regione Siciliana, anche sulla base dei criteri per l'accesso al Fondo Europeo FEG che sostiene i comparti industriali colpiti da eccezionali congiunture negative; 4)promuovere di tutte le azioni atte a far dichiarare lo stato di dissesto della Regione Siciliana, con conseguente commissariamento della stessa. Lo comunica in una nota la stessa associazione dei costruttori edili.