Si sarebbero dovuti presentare all'Ars con una gigantografia di un assegno che reca la cifra di 1.426.000,00 euro per consegnarla all'assemblea regionale. Ma dopo lunghe attese dei giornalisti e l'imbarazzo da parte dei grillini, l'attesa consegna non c'è stata. La cifra ipotizzata dal movimento 5 stelle per il rimborso elettorale, infatti era errata. Il calcolo, era stato fatto sulla scorta della legge 157 del 1999 che, recentemente, è stata modificata dalla legge 96 del luglio 2012. Quindi nessun maxi-assegno né gesti eclatanti. La gigantografia con l'importo del rimborso che riportava la cifra errata non è stata mostrata ai cronisti. Solo qualche fotografo giunto prima degli altri ha potuto immortalarla. Ma l'impegno assunto pubblicamente dal movimento, resta fermo.
DOCUMENTO -«In ogni caso», ha detto Cancelleri, «siamo qui per informare la Regione che restituiremo qualsiasi rimborso elettorale che al movimento verrà concesso». Gli fa eco Francesco Menallo, attivista del M5S, e avvocato: «Sarei cauto sui numeri: di certo, stando alle modifiche introdotte e visto il tetto, probabilmente il rimborso destinato ai partiti quest'anno sarà minore. Al di là delle cifre», ha concluso, «noi restituiremo tutto e ciò non toglie nulla al nostro gesto». Ma i 15 deputati assieme ad altri sostenitori del movimento non hanno perso lo spirito per il quale questa mattina si erano riuniti davanti la sede dell'Assemblea Regionale. E dopo vari sguardi e cenni d'intesa, hanno deciso comunque di presentare qualcosa alla Regione; un documento controfirmato da tutti gli eletti che conferma la volontà del movimento a rinunciare ai rimborsi elettorali. I 15 deputati hanno anche confermato che taglieranno la loro indennità di parlamentari percependo 2.500 euro netti al mese, contro gli oltre diecimila euro previsti per i 90 componenti di sala d'Ercole.