Lo dicono i vertici dell'Azienda Sanitaria Provincia che procedono, con grande ritardo sulla tabella di marcia, nella conclusione della trafila burocratica di quello che diventerà il quasi - ospedale di Mazara del Vallo in attesa che venga rifatto il look all'Abele Ajello. La settimana scorsa c'è stata una conferenza di servizio presso la sala riunioni dell'ospedale Sant'Antonio Abate di Trapani. Pare che manchino solo alcune autorizzazioni, tra cui il certificato di agibilità. L'area di emergenza sarà in funzione fino al 31 Dicembre 2013. La palla quindi è ora del Comune di Mazara, il cui Sindaco, Nicola Cristaldi, dopo aver stretto un'alleanza con l'ex assessore alla salute Massimo Russo, ha più volte dichiarato piena collaborazione. .
Ma cosa ci sarà in questa area? Quali servizi? Innanzitutto un grande pronto soccorso con posti tecnici di osservazione breve intensiva per consentire procedure rianimatorie e cardiologiche, una sala chirurgica per emergenze indifferibili, anestesia e rianimazione, cardiologia, radiologia, laboratorio analisi e farmacia.
«In merito all’assistenza cardiologica -si legge nella nota dell’Asp - mentre da un lato è previsto l’imminente trasferimento dell’Unità di Cardiologia dall’ospedale "Ajello" a Castelvetrano dove opererà sinergicamente con l’unità già presente in quel presidio, condividendo le risorse umane e strumentali presenti per garantire anche all’utenza mazarese i ricoveri ordinari nonché l’impiantistica di pacemaker definitivi, al contempo, nell’area di emergenza l’assistenza cardiologica sarà assicurata da un adeguato numero dirigenti medici che a turno opereranno in guardia attiva h24 per un’efficace e tempestiva stabilizzazione dei pazienti, con la possibilità di una osservazione breve degli stessi, anche per alcuni giorni, con l’utilizzo dei necessari monitor. Altresì, al bisogno - hanno sottolineato i vertici dell’Asp - sarà garantita l’installazione temporanea di pacemaker utilizzando la sala operatoria dei locali del pronto soccorso, nonché l’osservazione breve, al fine di stabilizzare il paziente infartuato per un suo successivo trasferimento nella struttura sanitaria più idonea al proseguimento delle cure, ciò grazie al supporto nella stessa area del servizio 118; un altro servizio h 24 è garantito dall’elisoccorso per i casi più complessi ed urgenti che necessitano di trasferimenti in ambito extra provinciale. Nella stessa area -si legge infine - saranno inoltre fornite prestazioni di ortopedia e traumatologia, ostetricia e ginecologia, pediatria, chirurgia, pneumologia, neurologia ed urologia». L’Asp ha pure previsto l’attivazione di un ambulatorio di neurochirurgia. Secondo il Sindaco Cristaldi “Mazara del Vallo avrà un grande ospedale ed il disagio attuale, che sarà attenuato dall’entrata in funzione ormai imminente dell’area di emergenza – urgenza di via Livorno, sarà ampiamente compensato, al termine dei lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza dell’Abele Ajello, dal fatto che la nostra Città sarà dotata di una struttura sanitaria moderna ed efficiente, arricchita anche dalla radioterapia".
SCETTICI. Ad essere scettici sono i "grillini" di Mazara. «L'Asp fa dichiarazioni di intenti e non prende in considerazione ne le richieste dei cittadini». Così hanno replicato gli attivisti del Movimento 5 Stelle a seguito della nota dell'Asp nella quale sono state fornite rassicurazioni sull'apertura entro fine mese dell'area di emergenza-urgenza che dovrà sostituire l'ospedale "Ajello" i cui lavori di ristrutturazione dovrebbero iniziare nei prossimi giorni.
Gli attivisti hanno parlato dello status quo della sanità dopo un incontro, il 15 novembre con il direttore sanitario Francesco Milazzo che ha poi convocato Nicolò Di Giovanni, primario di Cardiologia. «Non vi è - ha scritto il Movimento - non vi è nessun cantiere dei lavori avviato all'Abele Ajello, sono stati effettuati solo carotaggi e verifiche; nessuna tabella di inizio lavori è esposta e ad oggi mancano 405 giorni alla data della prevista consegna dei lavori dell'ospedale, pena la perdita del finanziamento. Il pronto soccorso nelle condizioni in cui è non riesce a sopperire alle esigenze di una città di oltre 55.000 abitanti. Sono in attività solo due ambulanze e un'auto medica. La Cardiologia vive un momento di precarietà insostenibile e la si vuole trasferire al nosocomio di Castelvetrano. L'area di emergenza oggi, nonostante si sbandieri che i lavori sono terminati, è chiusa e priva di attività». I grillini hanno rinnovato l'invito a sottoscrivere (nei locali in via Vittorio Veneto 62) una petizione (raccolte quasi 2. 000 firme) «per chiedere ama fatti concreti»