L'ultimo sequestro è di ieri. Non è eclatante per la cifra, mezzo milione di euro, sicuramente fa "rumore" la persona, Gaspare Como, cognato di Messina Denaro. Il sequestro riguarda un'azienda commerciale, auto ed immobili.
Gaspare Como, cognato di Matteo Messina Denaro, è spostato con la sorella Bice.
45 anni, amante delle auto di grossa cilindrata, lavora nell'abbigliamento sia come grossista che come dettagliante. Il suo Mercatone (al quale ieri mattina sono stati apposti i sigilli) è molto gettonato a Castelvetrano tant'è che ne ha aperto uno dedicato alla moda bimbi. Pregiudicato per i reati di estorsione ed associazione mafiosa, risulta ora indagato per intestazione fittizia di beni, insieme alle sorelle Valentina Como e Giovanna Como, e con la moglie Bice Messina Denaro.
Al Mercatone ci lavora anche un'altra sorella di Matteo,sposata con Rosario Allegra.
Allegra e Como fuoro coinvolti nell'operazione "Terra Bruciata", scattata il 23 Aprile del 1998. Nel processo che ne scaturì Allegra fu condannato, nel 2000, a dieci anni di reclusione, più due di libertà vigilata, recentemente annullati dal Tribunale di Sorveglianza di Trapani che non ritiene più Allegra "socialmente pericoloso". I Pm De Francisci e Piscitello portarono poi alla condanna anche Gaspare Como, sempre 10 anni.
Il processo vedeva alla sbarra, «due distinte organizzazioni criminali diverse da Cosa Nostra ma ad essa collegate, una aveva lo scopo di attuare un rigido controllo su tutte le attività estrattive fra Castelvetrano e Campobello di Mazara, mantenendo, fra l'altro, il prezzo dei prodotti più alto rispetto a quello che vi sarebbe stato in un regime di libero mercato, mentre l'altra si dedicava alle estorsioni vecchio stile e chi trasgrediva andava incontro a sanzioni tipo l'attentato incendiario». Tra le prove in mano all'accusa, anche una serie di intercettazioni telefoniche ed ambientali. Alcune di queste, fra l'altro, assai eloquenti («O paghi o ti faccio saltare tutto in aria…»).