Una posizione velleitaria e fortemente personalistica ci ha impedito di portare il nostro entusiasmo, le nostre idee e la nostra pulizia all'interno dell'Assemblea Regionale Siciliana.
Mi sarei aspettato dopo questa Caporetto (annunciata e forse voluta) che la classe dirigente regionale si mettesse in discussione per favorire un più intenso dialogo interno ed un eventuale avvicendamento ai vertici.
Purtroppo nulla di tutto questo si è verificato.
Probabilmente le medagliette di dirigente regionale verranno utilizzate nella formazione delle prossime liste per il rinnovo del Parlamento e ci troveremo una classe dirigente autoreferenziale promossa a scapito del Partito e dei tantissimi militanti periferici che giorno per giorno fanno politica per affermare la nostra idea di una Sicilia migliore.
Vorrei che non delegassi ad altri il problema Sicilia e che fissassi un calendario di incontri con i compagni siciliani.
Per quanto mi riguarda, dopo aver fondato assieme ad altri compagni il Circolo SEL "Vito Pipitone" e averlo coordinato per un anno, ho ritenuto opportuno rimettere il mio incarico per dare il giusto spazio a compagni più giovani ed entusiasti.
Da Marsala voglio lanciare una richiesta di un segnale di responsabilità per far crescere il nostro Partito assecondando gli entusiasmi e gli sforzi fatti dai militanti c.d. periferici che costituiscono la vera risorsa politica ed elettorale di SEL , anche quando subiscono scelte politiche sbagliate di dirigenti improvvisati e politicamente miopi.
Un fraterno saluto.
Giovanni Gaudino
Marsala 10/12/2012