Lo ha promesso il neo presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, dopo aver concordato gli impegni con il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta.
Ardizzone ha annunciato che recepirà il decreto Monti che a livello nazionale sta individuando stipendi uguali per ogni Regione: «Lo recepiremo subito, basterà una legge ordinaria dell’Ars che io stesso proporrò. A quel punto il mio stipendio e quello del presidente della Regione non potrà superare i 13.500 euro, cifra comprensiva di ogni indennità. Quello dei deputati non potrà superare gli 11 mila, anche in questo caso indennità comprese».Oggi allo stipendio base da circa 11.780 euro, i presidenti di Ars e Regione aggiungono 4.866 euro di indennità di funzione: superando così i 16 mila. I deputati che guidano una commissione sommano invece altri 2mila euro mentre i membri del consiglio di presidenza aggiungono allo stipendio circa 3mila euro.
Ardizzone ha anche annunciato a Crocetta che taglierà «cifre significative» dallo stanziamento annuale da 160 milioni che la Regione fa all’Ars.
I TAGLI DI CROCETTA. Vediamo in materia di tagli alcune cose già fatte da Crocetta. Ha licenziato i 21 giornalisti
dell’ufficio stampa della Regione, assunti per chiamata diretta da Cuffaro con contratti da caporedattore e confermati da Lombardo. La spesa per questo ufficio è di 3,2 milioni all’anno. La giunta ha deliberato la settimana scorsa il taglio del 20% al salario accessorio dei 28 dirigenti generali, che vedono scendere il loro compenso a circa 140-150mila euro lordi all’anno. Stesso taglio per i manager di Asp e ospedali, una ventina in tutto. I 13 capi di gabinetto perdono circa 13 mila euro e si attestano intorno ai 90mila. Taglio del 20% anche a una cinquantina di manager e membri dei consigli di amministrazione delle partecipate, che guadagnavano mediamente fra i 30 e i 50mila euro all’anno. Decaduti per legge tutti i consulenti nominati dalla giunta Lombardo nei vari assessorati, Crocetta ha firmato un provvedimento che impedisce nuove nomine.