Che è piuttosto cagionevole dal punto di vista economico e occupazionale.
I dati sono stati resi noti dal direttore regionale Maria Sandra Petrotta (foto) e dal presidente del Comitato regionale Giuseppe Gruttadauria. E’ emerso che in buona parte i siciliani vivono di ammortizzatori sociali, in costante aumento a causa della grave crisi senza precedenti che attanaglia la nostra regione.
La cassa integrazione guadagni, infatti, rispetto al 2010 ha fatto registrare un aumento di oltre il 40%: sia per la cassa integrazione straordinaria che per la Cig in deroga. Anche le indennità di disoccupazione sono aumentate del 10,2 % per la ordinaria e dell’1,7% per la disoccupazione con requisiti ridotti. In controtendenza, invece, le indennità di disoccupazione agricola, diminuite del 2,95%. Segno della difficoltà occupazionali in quel settore che prima era trainante e volano dell’economia siciliana.
Stesso discorso vale per quanto riguarda le pensioni. Se si confrontano gli importi erogati ai pensionati siciliani, il primo elemento che salta agli occhi è che l’importo mensile erogato è di circa 700 euro a fronte degli 870 euro nel resto d’Italia.
Un dato utile, invece, riguarda le entrate contributive: il saldo positivo è dello 0,67 in più rispetto al 2010. Notevole risulta il recupero dei crediti la cui percentuale si attesta a circa il 27%.
La diminuzione dei tempi di erogazione delle prestazioni hanno fatto registrare un dato positivo per ciò che concerne il pagamento degli interessi legali. Partendo dal riferimento 2010, l’Istituto ha pagato complessivamente circa un milione e 200 mila euro in meno di interessi (897 mila solo per le invalidità civili) che in termini percentuali si attestano intorno al 25 % in meno.
Segue il trend negativo, invece, l’aumento della disoccupazione, che dal 15 % passa al 19,5%. Questo è il quinto anno consecutivo che aumenta il tasso di disoccupazione, con l’effetto di fare alzare il ricorso agli ammortizzatori sociali e in particolare alle diverse tipologie di Cassa integrazione guadagni.
Notevole la mole di lavoro indirizzata verso l’attività ispettiva dell’Istituto. Il numero di aziende visitate è pari a 5.281. I rapporti di lavoro annullati ammontano a 7.033; gli accertamenti positivi con addebito 2.612; quelli senza addebito 1.828; gli accertamenti negativi 1.381. Un lavoro ispettivo svolto da una forza di ispettori nell’isola pari a 122 unità.
Significativa anche l’attività di rilascio Durc (Documento unico di regolarità contributiva) richiesto dalle aziende. Dal gennaio al dicembre 2011 sono stati rilasciati 245.724 Durc pari al 75,12% a differenza dei 193.604 del 2010.
«Siamo riusciti- ha detto in conferenza stampa il direttore regionale Maria Sandra Petrotta- sebbene le difficoltà dovute alla riduzione del personale, grazie al lavoro dei dipendenti a garantire più qualità dei servizi a costi inferiori».