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14/01/2013 05:58:08

L'opposizione all'attacco a Marsala: "Giulia Adamo, Sindaco degli sprechi"

Otto consiglieri comunali hanno infatti firmato  e fatto affiggere un manifesto sui muri della città in cui si afferma che a fronte l’aumento dell’Imu per la seconda casa e dell’Irpef «il sindaco sperpera senza criteri i soldi dei cittadini marsalesi perché non sa rinunciare alle spese allegre».
Ad avviare la polemica politica sono stati i consiglieri comunali Carnese, Genna, Cudia, Di Girolamo, Augugliaro, Milazzo, Marrone e Coppola. «Mentre il Comune è sull’orlo del dissesto finanziario - scrivono i consiglieri - con sforamento del patto di stabilità di 11 milioni di euro e mezzo circa, il sindaco continua a spendere e spandere e non si preoccupa dell’urlo disperato delle persone che non possono sfamare la propria famiglia». Vengono, quindi, citati i «100 mila euro circa per l’estate marsalese, che ha offerto qualche spettacolo per la sola elite», i «33 mila euro per la Fiera di Natale», i 67 mila di contributo per la Pro Loco, i 25 mila per il festival jazz, i 20 mila per una società sportiva e per un prato sintetico a Porta Nuova, i 30 mila ai mezzi d’informazione e il «raddoppio dello stipendio «avallato dal sindaco Adamo» ai due commissari liquidatori dell’Ato Tp1.

"Sono accuse infondate - replica il vicesindaco Antonio Vinci - e prive di senso, perchè le nostre iniziative, sopratutto quelle natalizie, hanno riscosso un grande successo. Anche sulle luminarie, si è fatto un grande parlare per la spesa, ma non si è detto che è stata la stessa cifra dell'anno scorso, con la differenza che la ditta che ha vinto l'appalto quest'anno si è curata di fare davvero delle belle installazioni. E anche sugli spettacoli natalizi, siamo riusciti ad accontentare tutte le contrade".

Vinci, ironia della sorte, un paio di anni fa, quando era all'opposizione, firmò un manifesto simile (in verità più colorato ed efficace...) contro il Sindaco di allora, Renzo Carini, che aveva appena aumentato la tassa sui rifiuti dell'80%. Carini veniva definito il "Sindaco delle tasse". "Ma allora avevamo anche ragione - commenta lui - oggi ci contestano l'Imu, quando in realtà l'abbiamo mantenuta al minimo sulla prima casa e sui terreni agricoli. E anche i due punti di addizionale sulla seconda casa erano il minimo indispensabile".