Si. Non ci sono le condizioni per rimanere in questo partito. Si decide tutto ad Alcamo.
Sai che novità.
A Marsala non si può fare nulla. Per dire: io avevo chiesto una riunione alla presenza dei consiglieri provinciali e mi hanno detto di no perchè c’era Annamaria Angileri....
E lei che fa, ora?
Torno nel mio partito d’origine, il Partito Socialista. C’è grande interesse e molto spazio per agire.
Ma questa cosa di Alcamo non è una novità del Pd. Non se l’aspettava?
Io speravo in Annamaria Angileri, speravo che grazie a lei si creasse più spazio per il Pd di Marsala, ma ho visto che non ci sono alternative alla gestione “Alcamo - centrica” del Pd.
Lei è stato molto critico verso il suo Sindaco, Giulia Adamo.
E’ una delusione, questa amministrazione. Io da adesso voglio le mani libere.
E’ pentito di aver fatto campagna elettorale per Adamo?
I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ma non solo, ho chiesto tempo fa al coordinatore provinciale del Pd, Baldo Gucciardi, un incontro con il Sindaco per parlare di alcuni temi per noi importanti: il bilancio, la Casa di riposo...
E come è andata la riunione?
Ancora aspetto...
Lei ha criticato spesso l’operato del Sindaco, ed è stato l’unico nel Pd, insieme al consigliere Fici, ha avvertito un clima di ositilità intorno a lei?
Si, certo. Capivo che davo molto fastidio. Io ero mal sopportato all’interno del Pd, perchè la linea era quella di fare quello che dice il Sindaco.
Cosa le dicevano?
Dobbiamo fare quello che dice il Sindaco, perchè abbiamo due assessori, se no il Sindaco manda gli assessori a casa.
E lei?
Io non accetto padroni. A me interessa la città.