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17/01/2013 05:21:41

Nino Papania: "Io candidabile. Non sono né indagato né sotto processo. Illegali le azioni contro di me"

6160 voti.
La sua candidatura è in bilico. E’ al vaglio della commissione nazionale di garanzia del Pd, che riguarda tutti coloro che hanno processi in corso, o sono indagati.
Io non sono né indagato né sotto processo.
Ma la sua candidatura è a rischio perché deve essere vagliata dalla commissione.
Si, c’è la commissione riunita per verificare le compatibilità delle candidature con la legge anticorruzione e il codice etico del Partito Democratico.
E lei come si giudica?
Perfettamente compatibile con la legge e con il codice etico. Tuttavia sono uomo di partito, e rispetto al mio partito.
C’è un rapporto dei carabinieri che la cita come “deus ex machina” in un complesso intreccio di assunzioni per quanto riguarda la gestione dei rifiuti ad Alcamo.
Bisogna capire se esiste questo verbale, chi l’ha preso e a chi l’ha dato. E’ illegale.
Cosa?
Che un rapporto dei carabinieri venga dato alla stampa.
Nel merito di quanto scritto, invece, cosa pensa?
Sono vicende vecchie.
Non tanto, del 2011.
In ogni caso non sono né indagato né coinvolto. Non sono stato chiamato nemmeno come persona informata dei fatti.
Nel rapporto si parla anche di una penna con diamantino che lei avrebbe ricevuto in regalo per Natale dai dirigenti di Aimeri.
Mai avuto questo regalo. L’avranno regalata a qualcun altro.
Lei pressava Aimeri per pulire la sua città e quindi fare più assunzioni.
E’ una sciocchezza. E’ chiaro che se Alcamo è sporca io chiamo Aimeri e chiedo che la mia città sia pulita nel più breve tempo possibile. Io ho chiesto che venisse messo all’opera il personale di reperibilità, cioè quello destinato ai servizi urgenti.
Non è una richiesta di assunzioni?
Ma quando mai… E poi se io avessi chiesto assunzioni ad Aimeri penso che la magistratura già si sarebbe attivata nei miei confronti, no?
Baldo Gucciardi e Antonella Milazzo dicono che contro di lei c’è una “inaccettabile campagna denigratoria”.
Ho dato mandato al mio avvocato di Palermo, Montalbano, affinchè la stampa la finisca con questa campagna denigratoria.
Contro chi?
Contro la mia persona, la mia corrente, e contro il Pd.
Certo, c’è da dire che è strano che nel Pd in Sicilia ci siano candidati alle primarie come lei che prendano così tanti voti…
No, in giro per l’Italia ce ne sono decine di candidati che hanno preso migliaia di voti come me.
Beppe Grillo l’ha anche citata per la sua condanna per abuso d’ufficio.
Fui condannato in quella vicenda perché ero assessore regionale al lavoro, ho pagato anche una multa di 3000 euro, e nel 2007 il reato è stato dichiarato decaduto. La mia fedina penale è pulita.
La sua condanna è di due anni o due mesi. Ci sono versioni diverse.
 Due mesi. Convertiti in una multa di 3000 euro.
Chiarita questa vicenda c’è anche quella della condanna ad undici anni per mafia del suo autista, Filippo Di Maria…
Autista lo dice lei.
Non era il suo factotum?
Non è mai stato un dipendente.
Cioè?
Non ha mai lavorato per me o la mia famiglia. Nessuno mi ha mai chiamato su questa vicenda. Sono estraneo.
Era il suo giardiniere a Scopello.
Ma quando mai. Lavorava, si,  qualche volta  per la mia piccola casa a Scopello: 50 metri quadrati con una pertinenza di 250 metri quadrati....
Un piccolo giardino.
Lui era un operaio della Forestale, incensurato, che svolgeva lì qualche lavoretto come faceva per tanti altri cittadini.
Ma alle primarie faceva votare secondo le sue indicazioni, Papania.
Non troverà in tutte le intercettazioni del caso un rigo che mi riguarda. Anche il Gip ha scritto che nessuno aveva coscienza del ruolo rivestito da Di Maria.
A Marsala il capogruppo del Pd, Michele Gandolfo, ha abbandonato il Pd, perché è “Alcamo centrico”.
E infatti Gandolfo quando decise di entrare nel Pd ne parlò con me....
La sua è una critica a convenienza.
La vita è fatta di convenienze. E il suo nuovo leader, Nino Oddo, è un amico mio