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18/01/2013 15:50:54

Sempre più critica la situazione del porto canale di Mazara

Il mancato dragaggio del fiume si traduce in un danno economico incalcolabile per la marineria e tutto l’indotto. Cantieri, officine e distributori di carburanti perdono commesse lavorative con conseguenze devastanti per imprese e lavoratori a causa dell’impraticabilità del fiume. Prendiamo atto degli sforzi del Comune per la risoluzione della problematica - ha dichiarato Giamino Asaro, titolare del cantiere nautico da diporto Enea Yatcht Servicee - e siamo pronti a scendere in piazza con le nostre famiglie per chiedere con forza alle istituzioni nazionali e regionali di intervenire affinché questi sforzi messi in campo possano essere concretizzati con l’avvio dell’escavazione dei fondali. Se non avremo risposte positive e rapide siamo pronti anche ad azioni clamorose”. Armatori, titolari di officine navali, distributori di carburanti e operatori della marineria e dell’indotto, hanno partecipato in Comune ad una riunione operativa con il sottoscritto, l’Assessore ai Lavori Pubblici Duilio Pecorella, i vertici dell’Ufficio tecnico comunale ed i rappresentanti del’Iamc Cnr di Mazara, che è convenzionato con il Comune. Nella riunione, condividendo appieno il malessere degli operatori, ho relazionato sui passi che il Comune sta compiendo, per quanto di propria competenza, affinché possano presto partire gli interventi nel porto canale, confermando l’esistenza del finanziamento di oltre 2 milioni di euro, sufficienti a procedere ai lavori di dragaggio, di rimozione dei relativi fanghi e di restituzione del fiume alla sua vocazione di porto-canale. Il ricercatore geologo dell’Iamc Cnr, Giorgio Tranchida, ha comunicato che l’Istituto ha già proceduto alla elaborazione del piano di caratterizzazione ambientale del porto, mentre il responsabile della progettazione, ing. Pietro Viviano del Provveditorato Opere Pubbliche Sicilia – Calabria, da me contattato telefonicamente nel corso della riunione operativa con gli operatori portuali, ha dichiarato che si è in attesa del pronunciamento del Commissario delegato per l’attuazione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico nella Regione Siciliana, Maurizio Croce. Solo dopo questo pronunciamento potranno essere attivati tutti i passi necessari per procedere ai lavori e spendere per tempo le somme che sono state stanziate.