All’epoca dei fatti (2007 - 2009), la donna con le stellette prestava servizio alla Capitaneria di porto di Mazara del Vallo (Tp). Di stalking in danno della Vaccari, nonche’ di abuso d’ufficio e omissione di denuncia, era accusato il capitano di fregata Claudio Manganiello, di 42 anni, all’epoca dei fatti vice comandante della Capitaneria di porto di Mazara del Vallo (Tp), per il quale il pubblico ministero Sabrina Carmazzi aveva chiesto la condanna a un anno e 4 mesi di carcere, piu’ 3 mesi di reclusione militare. L’ufficiale, attualmente comandante della Capitaneria di Termoli (Molise), era accusato di avere sottoposto la Vaccari (adesso in servizio a Marsala, sua citta’ natale) ad una serie di atti persecutori, richiamandola ‘’brutalmente’’ alla presenza di altri militari, sovraccarindola di servizi, anche con mansioni non d’ufficio, sottoponendola a procedimenti disciplinari e sanzionandola per fatti di scarso rilievo e impedendole persino di consumare la pizza alla mensa della Capitaneria e fare break in compagnia di colleghi. Di violenza sessuale (per avere abbracciato e baciato in bocca la collega, contro la sua volonta’, durante un turno di servizio notturno) era accusato il capo di prima classe Gianluca Perrone, di 40 anni, per il quale il pm aveva chiesto la condanna a un anno e 9 mesi di carcere, piu’ un anno di reclusione militare. Otto mesi ciascuno, invece, erano stati invocati per i marescialli Gualtiero Migliorini, di 46 anni, e Concetto Cappuccio, di 47, accusati di omessa denuncia, nonche’ di avere cercato di convincere la presunta vittima a rimettere la querela per atti persecutori contro il vice comandante Manganiello. Una multa di 300 euro, infine, era stata invocata per il maresciallo Alberto Urso, di 55 anni, imputato per omessa denuncia della violenza sessuale dopo il racconto della collega che con lui si sarebbe confidata.