Il taglio del nastro è affidato al convegno dal titolo L’AGROALIMENTARE E IL TURISMO ENOGASTRONOMICO sinergie e opportunità per la valle del Belice” che si svolgerà sabato 9 febbraio presso i locali del Centro Kim in via Rocco Chinnici.
L’AGROALIMENTARE E IL TURISMO ENOGASTRONOMICO, SE BEN PROGETTATO, GESTITO E SPERIMENTATO, PUO’ DIVENTARE UNA VERA RISORSA PER L’ECONOMIA E LA RISCOPERTA DEGLI SPAZI GEOGRAFICI.
Questo in breve il core del convegno, che rilancia un concetto tanto semplice quanto impossibile da realizzare in mancanza di specifiche competenze.
“Cultura, Agricoltura e Turismo sono i settori strategici dell’economia Siciliana- dice il presidente del CRISMED ingegnere Salvatore Bendici- l’interazione fra questi rappresenta l’azione propulsiva per lo sviluppo economico e territoriale regionale. Ma perché si possa parlare di “prodotto” turistico, culturale ed enogastronomico occorre che un territorio sia in grado di offrire un complesso di elementi complementari alle attività turistiche stesse”. Il dott. Bendici si riferisce alle produzioni enologiche e agroalimentari tipiche, alle imprese di ristorazione specializzate nell’uso di prodotti locali cucinati in stile tradizionale, agli itinerari strutturati per la visita alle imprese di produzione e la degustazione dei prodotti, agli eventi e alle manifestazioni culturali e museali e a quant’altro sia coerente con le esigenze espresse dal turista di questo particolare segmento del mercato turistico.
Il settore agroalimentare sta oggi vivendo profonde e rapide trasformazioni per rispondere efficacemente sia alle evoluzioni normative che alle nuove esigenze del mercato e dunque alle imprese è richiesto di saper modificare i propri sistemi organizzativi e gestionali, impostando efficaci strategie competitive. Oggi diventa improrogabile, in ordine ad un efficace interesse strategico, individuare i potenziali giacimenti agroalimentari di qualità, per poter definire le possibili interrelazioni tra domanda e offerta turistica.
L’obiettivo del convegno è quello di offrire al management delle imprese agroalimentari locali indicazioni e strumenti utili per la più efficace partecipazione a un competitivo mercato internazionale
Punta di diamante del convegno la presenza del Presidente della FIAVET, Federazione Italiana Associazioni Imprese Viaggi e Turismo, Giuseppe Cassarà. “La crisi economica ha determinato un decremento dei flussi turistici in generale e verso la Sicilia in particolare. –Dice il Presidente Cassarà_ Le ragioni sono diverse e complesse, attengono alla deficienza del buon esercizio del ruolo pubblico della Regione. Eppure una soluzione ci sarebbe, se il Governo regionale prendesse risolutamente atto del valore economico del turismo e, insieme alle imprese private, coordinasse la programmazione e la spesa pubblica del settore.
Serve ormai, anche se tardivamente, prendere coscienza che la Sicilia ha un patrimonio artistico-monumentale unico al mondo, per valore culturale e per quantità, un clima ancora invidiabile ed uno sviluppo dell'agricoltura fra i più interessanti.
Ecco perchè gli attuali 180 giorni di attività turistica possono raddoppiarsi con l'utilizzazione proficua del prodotto “cultura” specie in bassa stagione, dello sfruttamento dell'enogastronomia, tanto apprezzata in Italia e all'estero, del Turismo congressuale, di quello termale etc.
Naturalmente serve anche un potenziamento ragionato delle infrastrutture stradali, portuali ed aeroportuali. La buona intuizione del legislatore siciliano sui Distretti turistici è l'occasione per il rilancio dei territori in una visione strategica di “ specializzazione di prodotto” con un marketing appropriato e non più generalista.
Il Seminario organizzato dalla CRISMED- continua Il Presidente Cassarà- diventa, pertanto, una utile occasione di partenza per una politica culturale applicata al turismo siciliano, non disgiunta da uno sviluppo del settore agroalimentare, armonico con il funzionamento delle strutture ricettivo della Sicilia e certamente funzionale con la nostra produzione enologica., ormai di alto livello ed apprezzata nel mondo”.
Secondo il giornalista Luigi Salvo, delegato dell’AIS – che sarà presente al convegno- "Il turismo del Vino è un fenomeno sempre più in espansione che negli ultimi anni, a dispetto della crisi, ha mosso un giro d'affari di milioni di euro. I turisti dell'enogastronomia, foodtrotter o gastronauti, innanzitutto si muovono in funzione del cibo, poi sono attratti dall'ambiente, dalla cultura, dall'arte, dalla storia, dal paesaggio. Emerge forte la volontà dei consumatori di conoscere la provenienza, i luoghi di produzione, la storia, la tradizione, l'apporto di manualità e di personalità che si celano dietro ad un vino, ad un formaggio, ad un salume o una conserva che arrivano sulle loro tavole. L'enoturismo, quindi, è una grande opportunità economica per la Sicilia, ma si rende assolutamente necessario spiccare un grande salto di qualità nell’accoglienza in grado di offrire agli ospiti il massimo della qualità e il massimo dei servizi."
In fine il Direttore di Piano del Gal ELIMOS, Rocco Lima, che illustrerà le strategie di sviluppo dell’ente che rappresenta soffermandosi sul bando della Misura 313 “Incentivazione di attività turistiche” azione A “Infrastrutture su piccola scala per lo sviluppo degli itinerari rurali”, il quale sostiene la diversificazione del mix di redditi, attraverso l’inserimento e il mantenimento delle aziende agricole in circuiti turistici in sinergia con le imprese del settore commerciale, artigianale, con Enti pubblici, associazioni e altri soggetti al fine di creare una rete qualificata di servizi turistici, nonché la promozione della vendita dei prodotti tipici e locali. Tale bando punta alla valorizzazione dell’itinerario rurale inteso come percorso fisico di fruizione delle risorse ambientali, paesaggistiche, tradizionali, culturali e alimentari. Saranno finanziati progetti di creazione, miglioramento e fruizione di itinerari rurali che prevedono la realizzazione di centri di informazione e accoglienza turistica caratterizzati da produzioni agricole di qualità.
Al tavolo dei relatori anche Mario Liberto dell’U.O. Gestione del funzionamento dei GAL – Regione Sicilia, l’Università degli Studi di Palermo con la professoressa Patrizia Di Franco del Dip. Economia Sistemi Agroforestali e il dip. Dell’Assessorato Regionale alle Risorse Agricol col dott. Sergio Calascibetta.
A chiudere i lavori sarà l’istituzione di settore del Governo nella persona dell’Assessore Regionale alle Politiche Agricole e Alimentari, Dario Caltabellotta.