Che il numero di turisti che giungono con le navi sia aumentato è intuibile empiricamente, ma l'analisi che spunti di riflessioni ci dà su questo segmento del mercato turistico.
I dati sono stati presentati stamani in un incontro che si è svolto presso l'aula 110 del Polo Universitario. Si tratta solo di «un primo quadro del fenomeno crocieristico a Trapani» come si legge nel report. L’indagine è stata condotta tra marzo e giugno 2012.
Le attività di ricerca sono state sviluppate su due livelli: il primo ha acquisito i dati di contesto con particolare riferimento a Trapani; il secondo è una vera e propria indagine sul campo realizzata con la somministrazione di questionari a un gruppo di crocieristi e ad alcuni operatori commerciali trapanesi.
I primi tre porti crocieristici siciliani – Palermo, Messina e Catania – hanno registrato un aumento del movimento dei passeggeri leggermente inferiore al 300%. Particolarmente positiva appare la performance di mediolungo periodo del porto di Trapani (con un incremento dell’80% tra il 2010 ed il 2011). Anche dal punto del volume degli approdi la condizione del porto di Trapani risulta particolarmente favorevole rispetto agli altri scali siciliani: nel triennio 2009-2011, infatti, gli approdi delle navi da crociera a Trapani sono aumentati di oltre il 200%.
Dai questionari sottoposti ai crocieristi è risultato che il 90% non aveva visitato Trapani in precedenza; il 55% ha ritenuto Trapani una località molto adatta ad essere visitata con un’escursione; il 20% ha ritenuto Trapani una località molto adatta per trascorrervi una vacanza; il 39% ha ritenuto Trapani una località molto adatta ad essere punto di partenza per escursioni in Sicilia.
Le crociere hanno portato nuovi flussi di turisti a Trapani, così che la città «conferma - scrivono i ricercatori - il suo ruolo di gate per l’accesso turistico all’Isola e si va posizionando sul mercato come destinazione turistica identificabile».
Dalle risposte dei crocieristi ai questionari risulta che le località più visitate sono: Segesta, Trapani, Erice, Marsala ed i luoghi top of the mind (cioè che colpiscono e lasciano un ricordo definito) sono il Tempio ed il teatro di Segesta, il Duomo di Erice ed il “Borgo” medievale, il Museo di Mozia, le cantine del territorio, le Saline. Tuttavia il 66% dei crocieristi è interessato a visitare luoghi meno conosciuti.
Oltre il 50% degli operatori commerciali intervistati a Trapani ha dichiarato di avere crocieristi tra i propri clienti.
In conclusione: «le dinamiche del movimento crocieristico a Trapani e nel suo territorio sembrano prefigurare un possibile sviluppo del settore. Tuttavia il prodotto appare ancora per certi versi non maturo e manca un progetto di coesione che coinvolga pubblico e privato, attori esterni e comunità locale». Secondo gli estensori della ricerca «come già per la Luis Vuitton Cup, il crocierismo a Trapani può fare da leva in un processo di rigenerazione urbana».