La donna, assieme al suo amante Salvatore Savalli, è indagata per l`assassinio di Maria Anastasi, la trentacinquenne, incinta al nono mese, massacrata e data alle fiamme lo scorso 4 luglio. Per entrambi la Procura ha chiesto il giudizio immediato. I due amanti compariranno il prossimo 7 marzo dinanzi ai giudici della Corte di assise di Trapani.
09,00 - Il giudice per e indagini preliminari si pronuncerà oggi sulla richiesta di rito abbreviato avanzata da Giovanna Purpura, la donna finita in manette insieme con l'amante, Salvatore Savalli, nell'ambito delle indagini sull'omicidio di Maria Anastasi, uccisa la scorsa estate nelle campagne di Trapani.
La richiesta di rito abbreviato è condizionata ad un accertamento. L'avvocato Elisa Demma chiede di verificare la capacità di autodeterminazione della sua assistita ed il grado di dipendenza della stessa dalla figura maschile. Un accertamento irrilevante secondo i pubblici ministeri Andrea Tarondo e Sara Morri, contrari all'esame. Il codice penale, rilevano i due magistrati, non prevede la possibilità di svolgere accertamenti sulla personalità. L'ultima parola spetta al giudice per le indagini preliminari che, sentite le parti, sarà chiamato a pronunciarsi sull'ammissibilità del rito abbreviato.
Nel caso in cui la richiesta non venisse accolta, la difesa potrà rinunciare all'accertamento e chiedere di definire ugualmente il procedimento con il rito alternativo o affrontare il processo ordinario già fissato per il prossimo 7 marzo dinanzi la Corte d'Assise di Trapani. Nel primo caso, Giovanna Purpura beneficerebbe, in caso di condanna, della riduzione di un terzo della pena. Sin dal momento dell'arresto, la donna ha negato ogni coinvolgimento nel delitto addossando ogni responsabilità sull'amante, Salvatore Savalli. L'uomo, assistito dall'avvocato Giuseppe De Luca, ha già deciso di affrontare il pubblico dibattimento.