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19/02/2013 05:26:47

Rilasciato Agliastro, ma non può tornare in ufficio. Scala, slitta a Marzo la sentenza

Il giudice per le indagini preliminari, dopo la convalida del fermo, ne ha disposto la liberazione sottoponendolo però alla la misura dell'interdizione dai pubblici uffici per il periodo di un mese.
Agliastro è accusato di avere attestato, falsamente, le presenze di alcuni suoi colleghi sul posto di lavoro. Nelle indagini sono coinvolte anche altre due persone, Francesco Buscaino, funzionario direttivo di 56 anni, e Gaetano Di Stefano, istruttore direttivo di Castellammare del Golfo, di 40 anni, entrambi indagati a piede libero. Devono rispondere anche loro di truffa aggravata continuata e falso materiae. Secondo gli investigatori, Agliastro, disponendo di copie arteftte di tesserini per le rilevazioni delle presenze, avrebbe attestato la presenza dei colleghi sul luogo di lavoro mentre in realtà gli stessi si trovavano altrove. A casa o, come sarebbe accaduto per il Di Stefano, mentre lo stesso era in viaggio per raggiungere il luogo di lavoro. Il blitz, degli uomini della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura e del Nucleo operativo regionale della Guardia Forestale, è scattato dopo un'articolata indagine. Agliasto, sentito sabato scorso dal giudice per le indagini preliminari alla presenza del suo difensore, ha deciso di restare in silenzio ed avvalersi della facoltà di non rispondere. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Andrea Tarondo, vanno avanti a ritmo serrato e non è escluso che possano registrarsi presto ulteriori sviluppi. Gli investigatori stanno accertando ulteriori casi correlati alla vicenda emersa ed eventali responsabilità da parte di coloro che avrebbero dovuto vigilare.  

SCALA. E' slittata all'11 marzo la sentenza del processo a carico dell'ex sindaco di Alcamo Giacomo Scala e del segretario generale Cristoforo Ricupati, chiamati a rispondere delle accuse di abuso d'ufficio e falso. Il rinvio s'è reso necessario a causa di un impedimento di un componente del collegio giudicante ieri assente a causa di un improvviso lutto.

DIRIGENTI A PROCESSO. Quattro dirigenti dell'ospedale Sant'Antonio Abate di Trapani sono stati rinviati a giudizio.  Per loro l'accusa è di abuso e falso. Avrebbero alterato la data di una circolare per non impedire l'assunzione di quattro persone come collaboratori amministrativi. Saranno processati dal tribunale collegiale il 9 Maggio. Si tratta di Guido Catalano, Rodolfo Gargano,  Palma Magaddino e Maria Rosaria Puccio. Catalano all'epoca dei fatti era direttore generale dell'ospedale, Gargano direttore amministrativo, Macaddino capo dell'ufficio amministrativo, Puccio capo del servizio del settore personale. I primi tre sono accusati a vario titolo di abuso d'ufficio e falso. Per la quarta c'è anche l'accusa di estorsione. Tutti i reati risalgono al 2007, ma riguardano un concorso del 2005.